Femminicidio Quaranta - psichiatri: Stress non autorizza a violenza - scivolosa sentenza Cassazione
Il secondo, continua Lorettu, è la mancanza di attenzione/sensibilità alla condizione della vittima.
Attualità - "E' estremamente grave - e diseducativo per l'autore - deresponsabilizzare qualcuno per la presenza di uno stress che, sebbene importante e universalmente condiviso, non autorizza alcuna forma di violenza". A dirlo all'Adnkronos Salute è Liliana Lorettu, presidente della Società italiana di psichiatria e psicopatologia forense (Sipf), affiliata alla Società italiana di psichiatria (Sip), in merito alla sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che ha deciso di annullare con rinvio la condanna all'ergastolo per l'infermiere calabrese Antonio De Pace, reo confesso dell'uccisione di Lorena Quaranta, ex fidanzata, adducendo come attenuante proprio lo stress da Covid. La psichiatra rileva alcuni elementi negativi nella pronuncia.
Ciò si è associato ad una difficoltà a chiedere aiuto e ad una difficoltà nel ricevere aiuto
"Il primo - spiega - è la possibile pendenza scivolosa che tali sentenze possono avere nel portare ad una valutazione della imputabilità e della capacità di intendere e volere 'sganciate' da importanti elementi di psicopatologia e, per contro, ancorate ad elementi ambientali che non dovrebbero avere rilievo psichiatrico forense sulla imputabilità". Il secondo, continua Lorettu, "è la mancanza di attenzione/sensibilità alla condizione della vittima. Durante la pandemia - osserva la psichiatra - le donne hanno pagato un prezzo molto alto in termini di violenza subita in ambito familiare e interpersonale. Ciò si è associato ad una difficoltà a chiedere aiuto e ad una difficoltà nel ricevere aiuto. Una tale sentenza sembra affermare che la violenza in tale periodo fosse una 'normalità' e quindi non sanzionabile".
Femminicidio a Ripaberarda: 48enne uccide la moglie a coltellate davanti ai figli - Tragedia nella notte a Ripaberarda, frazione di Ascoli Piceno. Un uomo di 48 anni ha ucciso la moglie di 45 anni a coltellate mentre dormiva, con i figli presenti in casa. Dopo l'omicidio, l'uomo si è inflitto ferite con la stessa arma e ha avvisato i suoi genitori, residenti al piano inferiore dell'abitazione.
Sentenza del processo Turetta per l'omicidio di Giulia Cecchettin: un anno dopo il femminicidio - Cinque udienze e due mesi di dibattimento portano oggi, martedì 3 dicembre, alla sentenza del processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023. Filippo Turetta, imputato reo confesso, è giudicato dalla corte d’Assise di Venezia.
Femminicidio a Terracina: 82enne uccisa in casa, fermato il marito 93enne - Nelle prime ore del 26 novembre 2024, Terracina, in provincia di Latina, è stata teatro di un tragico episodio di violenza domestica. Una donna di 82 anni è stata trovata senza vita nella sua abitazione di via Giuseppe Di Vittorio. I carabinieri hanno fermato il marito 93enne, principale sospettato dell'omicidio.