Altroconsumo: Con Dl liste d'attesa ancora lontani dalla soluzione

Infatti, molte delle disposizioni del decreto rispecchiano quanto è già previsto da norme vigenti per i tempi d'attesa, che tuttavia vengono spesso disattese, innanzitutto per la cronica mancanza di risorse.

Salute - Il decreto legge sulle liste d'attesa che è stato approvato, per Altroconsumo non rappresenta purtroppo ancora una risposta risolutiva e adeguata del problema. Infatti, molte delle disposizioni del decreto rispecchiano quanto è già previsto da norme vigenti per i tempi d'attesa, che tuttavia vengono spesso disattese, innanzitutto per la cronica mancanza di risorse. Serve trovare urgentemente una soluzione strutturale - sottolinea l'associazione in una nota - che garantisca il diritto alla salute dei cittadini, che oggi è messo a repentaglio. Lo dimostra infatti la recente inchiesta dell'organizzazione dei consumatori, in cui sono emersi i problemi legati ai lunghi tempi di attesa nella prenotazione di visite o esami, con conseguente spinta nei confronti dei cittadini a rivolgersi, in alcuni casi, al settore privato o, addirittura, a rinunciare alle cure. 

Un passaggio fondamentale sarà, in ogni caso, rappresentato dalla prossima legge di Bilancio: se si vuole che gli interventi non restino solo sulla carta, nella Finanziaria andranno previste risorse adeguate ai fabbisogni reali

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Altroconsumo, su uno dei tanti problemi che affligge il Servizio sanitario nazionale, ha cercato, nel tempo, di dare un supporto ai cittadini aiutandoli a sollecitare le Asl regionali a garantire loro le prenotazioni nei tempi previsti dalla legge. L'organizzazione dei consumatori auspica che le attuali criticità, che il decreto odierno non risolve, possano essere davvero affrontate in occasione del disegno di legge che è stato annunciato e di cui, però, ancora non si conosce il contenuto. Un passaggio fondamentale sarà, in ogni caso, rappresentato dalla prossima legge di Bilancio: se si vuole che gli interventi non restino solo sulla carta, nella Finanziaria andranno previste risorse adeguate ai fabbisogni reali. Sarà dunque possibile vedere l'effettiva intenzione e capacità di Governo e Parlamento - conclude la nota- nel dare risposte concrete a quanto i cittadini legittimamente chiedono e che è loro diritto ottenere nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. 

Altroconsumo avvia una class action contro Stellantis per airbag difettosi su Citroën C3 e DS3 - Altroconsumo ha presentato una class action al Tribunale di Torino contro Stellantis N.V. e Groupe PSA Italia, richiedendo risarcimenti per i proprietari di Citroën C3 e DS3 prodotti tra il 2009 e il 2019. Il difetto riguarda gli airbag forniti da Takata, noti per potenziali esplosioni che mettono a rischio la sicurezza degli occupanti.

Indagine UE su Temu: Altroconsumo evidenzia gravi carenze nella piattaforma e-commerce - La piattaforma di e-commerce cinese Temu è attualmente oggetto di un'indagine da parte dell'Unione Europea per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA). Questa normativa, in vigore da febbraio 2024, stabilisce regole precise per limitare l'influenza dei giganti del web e garantire la sicurezza dei consumatori online.

Manovra Bilancio: Altroconsumo segnala impatto negativo sullo stipendio netto per i redditi più bassi - La Manovra di Bilancio 2025 introduce un’importante modifica al taglio del cuneo fiscale, ovvero l’importo che resta nello stipendio di un dipendente dopo le tasse e i contributi previdenziali versati. La differenza principale risiede nella modalità di calcolo: mentre in passato il taglio avveniva principalmente sui contributi previdenziali, ora si passa a un meccanismo di "quantum" applicato direttamente sul reddito imponibile fiscale, che, secondo Altroconsumo, comporterà una riduzione dello stipendio netto per alcune fasce di reddito.