Alessia Pifferi Condannata per la Morte della Figlia

Alessia Pifferi è stata condannata all'ergastolo per aver lasciato la figlia Diana, di soli 18 mesi, sola in casa per cinque giorni e mezzo, provocandone la morte per disidratazione e stenti. La Corte d'Assise di Milano ha motivato la sentenza definendo il gesto della donna come spinto da un "futile ed egoistico movente": passare un lungo weekend con il compagno, trascurando il suo dovere di madre. La piccola è stata trovata senza vita il 20 luglio 2022, in un lettino da campeggio, con accanto solo un biberon vuoto e una bottiglietta d'acqua. L'atteggiamento di Pifferi durante il processo è stato descritto come privo di responsabilità e caratterizzato da accuse false verso il compagno, rivelando una mancanza di consapevolezza critica. I giudici hanno sottolineato la gravità del reato, non solo dal punto di vista giuridico, ma anche umano e sociale.

alessia pifferi

Processo d'appello per Alessia Pifferi: decisione su nuova perizia psichiatrica - Oggi Alessia Pifferi è comparirà davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano per il processo relativo alla morte della figlia Diana, di 18 mesi, deceduta nell'estate del 2022 dopo essere stata lasciata sola per sei giorni. In primo grado, Pifferi è stata condannata all'ergastolo per omicidio volontario aggravato.

Omicidio di Diana, l’appello di Alessia Pifferi nel giorno in cui la bambina avrebbe compiuto 4 anni - Alessia Pifferi torna a comparire in aula per il processo d’appello. Una data altamente simbolica, poiché ricorre proprio il giorno in cui la figlia Diana, morta di stenti all’età di 18 mesi, avrebbe compiuto 4 anni. Condannata in primo grado all’ergastolo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, la 38enne sarà presente (salvo imprevisti) all’udienza, dalla quale, però, sono state escluse le telecamere.

Alessia Pifferi - i giudici: Lasciò morire la figlia per lungo weekend col compagno - Ma quando l’assenza è durata sei giorni, e mai per i giudici l'imputata ha avuto intenzione di rientrare prima, la piccola Diana era già morta di stenti. Attualità - Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo per l’omicidio volontario della figlia Diana di soli 18 mesi, lasciata morire di stenti, non merita nessuna attenuante “tenuto conto dell'elevatissima gravità, non solo giuridica, ma anche umana e sociale” del fatto “e del futile ed egoistico movente che lo animava, ossia quello di ricercare e vivere dei propri spazi di autonomia rispetto al prioritario diritto/dovere di accudimento della propria figlia”.