Riforma legge Severino - pressing Forza Italia e Lega
Il partito di Silvio Berlusconi, per tramite del responsabile Dipartimenti Alessandro Cattaneo, chiede di aprire un dibattito sull'argomento che possa aumentare l'elemento di garanzia per i cittadini.
Politica - Dal sovraffollamento delle carceri alla questione dell'abuso d'ufficio, passando per la custodia cautelare. Il fronte giustizia domina il dibattito pubblico, nella torrida estate della politica. Ma a tornare prepotentemente in auge in queste ore è anche il nodo della legge Severino, che Forza Italia vorrebbe modificare cancellando la norma relativa alla sospensione dei sindaci condannati in primo grado, ritenuta dagli azzurri "l'anticipazione di una condanna" e quindi la "negazione" del principio di presunzione di innocenza. Il partito di Silvio Berlusconi, per tramite del responsabile Dipartimenti Alessandro Cattaneo, chiede di aprire un dibattito sull'argomento "che possa aumentare l'elemento di garanzia per i cittadini".
Una cauta apertura arriva anche dal sottosegretario di Fratelli d'Italia alla Giustizia, Andrea Delmastro, nonostante il partito di Giorgia Meloni abbia mostrato una sensibilità diversa da quella di Fi (come dimostra l'astensione in Aula alla Camera a luglio su un ordine del giorno presentato dal Pd e votato da Lega e Forza Italia): "Che ci sia un tema di bilanciamento fra amministratori locali e deputati, è evidente. Ed è vero che un intervento a gamba tesa della legge, senza neanche la seconda sentenza di merito, costituisce un problema", dice all'Adnkronos Delmastro a proposito della sospensione di sindaci e amministratori locali dai loro incarichi dopo la sola sentenza di primo grado, prevista dalla legge Severino. Per il sottosegretario di Via Arenula "si può lavorare per rendere più coerente la legge Severino con il dettato costituzionale e con il principio di non colpevolezza".
Ovviamente - prosegue - ci sarà una riunione dei responsabili giustizia della maggioranza
No a un'abolizione 'tout court' della legge, dunque, come chiedeva uno dei quesiti referendari del 2022, "ma un intervento che tenda a equiparare un po' di più gli amministratori locali ai parlamentari, mantenendo in piedi l'impalcatura della Severino ma in maniera più aderente al dettato costituzionale. Si potrebbe intervenire, per esempio, dopo la sentenza di secondo grado": questa una possibile soluzione prospettata da Delmastro. "Ovviamente - osserva l'esponente di Fratelli d'italia - è un tema molto complesso che riguarda da una parte la necessità di garantire il principio costituzionale di non colpevolezza e dall'altra parte, visto che interviene anche per reati molto seri, la necessità di sanzionare l'amministratore pubblico per casi gravi con sospensioni e incompatibilità. Occorre bilanciare questi due principi".
Per Giulia Bongiorno della Lega, un intervento sulla legge Severino è necessario ma serve prima mettere mano ad altri provvedimenti urgenti: "Premesso che in questo momento la priorità assoluta è il sovraffollamento delle carceri e che ulteriori temi meritevoli di attenzione sono la velocizzazione dei processi e la riforma delle misure cautelari, la Lega già con il referendum ha espresso una chiara posizione sulla legge Severino. E cioè, che è necessario un intervento diretto ad evitare che ci siano conseguenze immediate per gli amministratori dopo la sentenza di primo grado, in assenza di una definitività della sentenza", dice all'Adnkronos la senatrice leghista. "Ovviamente - prosegue - ci sarà una riunione dei responsabili giustizia della maggioranza. Ma credo che su questo tema ci sia un'unità di vedute".
E mentre Forza Italia insiste per portare a casa una delle storiche battaglie di Silvio Berlusconi (che proprio a causa della legge Severino fu estromesso dal Senato nel 2013 a seguito della condanna per frode fiscale nel processo Mediaset), il ministro della Giustizia interviene nel dibattito riconoscendo, in un'intervista al Corriere della Sera, che all'interno della maggioranza esistono diverse posizioni: "Ma stiamo trovando serenamente una sintesi", assicura il Guardasigilli.
M5S: confermata la riforma di Grillo, Conte pronto a voltare pagina - La seconda votazione indetta dal Movimento 5 Stelle e guidata da Giuseppe Conte ha confermato l'eliminazione della figura del garante, sostenuta dall'80,56% dei votanti. La consultazione, richiesta da Beppe Grillo, ha visto la partecipazione di 58.029 iscritti, pari al 64,90% della base, con un incremento di circa 4.
Riforma del sistema di accesso ai corsi di laurea in Medicina: addio numero chiuso e test d’ingresso - Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha annunciato l'approvazione della riforma che elimina il numero chiuso e i test d’ingresso per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, e Medicina veterinaria. Questo via libera è stato dato dalla 7^ Commissione del Senato e segna un cambiamento significativo nella modalità di accesso a queste facoltà.
Approvata la riforma delle accise: nuovi criteri per gas, energia e prodotti alcolici - Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in esame preliminare, al decreto legislativo proposto dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che introduce significative modifiche alle disposizioni in materia di accise. Questo provvedimento ha come obiettivo principale la revisione del sistema fiscale riguardante diverse categorie di beni, tra cui il gas naturale, l’energia elettrica e i prodotti alcolici, al fine di modernizzare e semplificare il settore.