Negoziati a Doha - Hamas: Qualsiasi accordo deve prevedere ritiro completo da Gaza

Hamas non partecipa ai colloqui, ma l'organizzazione militante palestinese sarebbe stata costantemente informata sul contenuto.

Attualità - "Qualsiasi accordo" con Israele "deve prevedere un cessate il fuoco globale, il ritiro completo da Gaza, il ritorno degli sfollati e la ricostruzione, oltre a un accordo sullo scambio di prigionieri". Ad affermarlo in una dichiarazione diffusa sui social è il membro dell'Ufficio politico di Hamas, Hossam Badran mentre sono in corso a Doha i colloqui per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi. "Hamas vede i negoziati in corso a Doha riguardo al cessate il fuoco e allo scambio di prigionieri da una prospettiva strategica volta a porre fine all'aggressione contro Gaza", spiega ancora Badran. "Hamas ritiene che qualsiasi negoziato debba basarsi su un piano chiaro per attuare quanto concordato in precedenza. L'ostacolo al raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza è la continua evasione israeliana", sottolinea ancora. Hamas non partecipa ai colloqui, ma l'organizzazione militante palestinese sarebbe stata costantemente informata sul contenuto. 

Lo riferisce 'Al Jazeera'

negoziati doha

Mentre sono in corso i colloqui in Qatar, centinaia di parenti di ostaggi e sostenitori hanno manifestato a Tel Aviv per ottenere risultati rapidi. I partecipanti alla marcia hanno manifestato nella zona centrale della città costiera e hanno chiesto ai negoziatori israeliani: “Non tornate a casa senza un accordo”, hanno riferito i media israeliani giovedì sera.  I colloqui nella capitale del Qatar, Doha, mirano a un cessate il fuoco e al rilascio di 115 ostaggi detenuti da Hamas. Ai negoziati in Qatar partecipano, tra gli altri, il capo della Cia William Burns, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e il capo del servizio segreto estero israeliano Mossad, David Barnea. 

Intanto il ministero degli Esteri del Qatar ha riferito che il primo ministro e ministro degli Esteri Sheikh Mohamed bin Abdulrahman Al-Thani, in una telefonata con il ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani, ha discusso della situazione a Gaza e degli sforzi di mediazione. Lo riferisce 'Al Jazeera'. I due hanno anche discusso delle tensioni in Medio Oriente e hanno sottolineato la necessità di calma, ha sottolineato il ministero degli Esteri del Qatar. Mentre Hezbollah ha fatto sapere che risponderà a Israele per l'uccisione del suo comandante militare Fuad Shukr in un attacco aereo a Beirut due settimane fa. "La rappresaglia è una decisione, e questa decisione sarà attuata", ha affermato, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', il vice capo di Hezbollah, Naim Qassem. 

Scholz a Putin: ritiro delle truppe e negoziati con l’Ucraina per una pace duratura - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto una conversazione telefonica di un'ora con il presidente russo Vladimir Putin, segnando il primo contatto diretto tra i due leader in quasi due anni. Durante il colloquio, Scholz ha condannato l'invasione russa dell'Ucraina, iniziata nel febbraio 2022, e ha esortato Putin a ritirare le truppe russe dal territorio ucraino.

Trump presidente: Draghi avverte l'UE su industria e negoziati - Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea, ha espresso preoccupazione per le implicazioni della recente elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti sulle relazioni transatlantiche. Parlando prima della presentazione del suo rapporto sulla competitività dell'Unione Europea ai leader riuniti allo stadio Puskas di Budapest, Draghi ha sottolineato l'urgenza di affrontare le sfide economiche attuali, rese ancora più pressanti dall'esito elettorale statunitense.

Solo 51 ostaggi ancora vivi a Gaza: Israele valuta nuove strategie tra negoziati falliti e minacce di attacco - Secondo valutazioni dell'intelligence israeliana riportate dal quotidiano Israel Hayom, su 101 ostaggi presenti nella Striscia di Gaza, solo 51 sarebbero ancora in vita. Durante l'assalto del 7 ottobre 2023, Hamas ha rapito 215 persone in Israele; quasi la metà di loro sono state successivamente liberate attraverso accordi o operazioni delle Forze di Difesa Israeliane (IDF).