Buchmesse - Pupi Avati: Lusingato per l'invito a Francoforte - parlerò di Dante

 La scuola italiana dei miei tempi - spiega il regista - ha fatto di tutto per rendere Dante inavvicinabile, ermetico, supponente.

 La scuola italiana dei miei tempi - spiega il regista - ha fatto di tutto per rendere Dante inavvicinabile, ermetico, supponente

Spettacolo - “Sono estremamente lusingato dalla possibilità di partecipare a questa iniziativa così culturalmente importante e cercherò di portare la mia esperienza in ambito cinematografico”. Con queste parole Pupi Avati, celebre regista nonché scrittore, ha ringraziato Mauro Mazza, commissario straordinario del governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell'Italia quale Paese d'onore alla Fiera del libro di Francoforte 2024, per l’invito in qualità di ospite alla prossima edizione della Buchmesse.   Il regista - atteso all'81esima Mostra del Cinema di Venezia con ‘L'orto americano’, tratto da un suo romanzo - ha parlato del rapporto tra scrittura e cinema in un’intervista ad Ilaria Bianchi, anticipando il tema del suo incontro nel Padiglione Italia a Francoforte. Inoltre, Avati ha annunciato che a Francoforte parlerà di Dante al quale nel 2022 ha dedicato l’omonimo film interpretato da Sergio Castellitto.

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 "La scuola italiana dei miei tempi - spiega il regista - ha fatto di tutto per rendere Dante inavvicinabile, ermetico, supponente. Così ho pensato: perché non gli vogliamo bene a questo ragazzo, invece di temerlo così tanto? E mi sono deciso a fare questo film, impiegando vent'anni di studi, tant'è vero che adesso avrò una laurea ad honorem in italianistica da Roma Tre grazie a Dante”. 

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Buchmesse - Campi: Surreale allarmismo scrittori - in Italia c'è pluralismo culturale - Ho ricevuto la lettera e non ho aderito Lo dice all'AdnKronos lo storico Alessandro Campi che non ha firmato la missiva inviata a Jurgen Boos, direttore della Buchmesse, e a Innocenzo Cipoletta, presidente dell'Associazione italiana editori, da quaranta scrittori che manifestano la loro preoccupazione per la gestione messa in campo dal nostro Paese lamentando l'ingerenza della politica.

Buchmesse - Sangiuliano: Lettera 40 scrittori? Sono loro che discriminano -  Sono loro che discriminano, non noi Lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, a margine della festa per i 50 anni del Giornale a Milano, a proposito della lettera inviata da quaranta scrittori al direttore della Frankfurter Buchmesse Jürgen Boos e al presidente dell'Aie Innocenzo Cipolletta.