Omicidio Sharon Verzeni - sopralluogo nella casa dove viveva col fidanzato
Le motivazioni dell'accesso sono coperte da doveroso riserbo investigativo, si legge nella nota, in cui viene precisato che Sergio Ruocco non è stato sentito nuovamente come persona informata sui fatti e che la sua posizione non è cambiata e non risulta indagato.
La casa era stata posta sotto sequestro subito dopo l'omicidio
Attualità - Questa mattina i carabinieri del comando provinciale di Bergamo che indagano sull'omicidio di Sharon Verzeni hanno effettuato un sopralluogo nell'abitazione della 33enne uccisa a coltellate in strada a Terno d'Isola. Insieme ai militari c'era il fidanzato della vittima, Sergio Ruocco, in qualità - spiega una nota dei carabinieri - di proprietario dell'abitazione di via Merelli in cui la coppia viveva. La casa era stata posta sotto sequestro subito dopo l'omicidio. "Le motivazioni dell'accesso sono coperte da doveroso riserbo investigativo", si legge nella nota, in cui viene precisato che "Sergio Ruocco non è stato sentito nuovamente come persona informata sui fatti" e che "la sua posizione non è cambiata e non risulta indagato". Due giorni fa, i genitori della ragazza uccisa sono stati convocati in caserma per essere sentiti come persone informate sui fatti. Al centro dell'audizione, a quanto apprende l'Adnkronos, ulteriori informazioni sulla vita della figlia.
Al vaglio degli investigatori, oltre ai rapporti tra la ragazza e il suo fidanzato, ci sarebbe anche il possibile coinvolgimento della comunità di Scientology, malgrado il parroco di Terno d'Isola, interpellato nei giorni scorsi dall'Adnkronos, abbia confermato che "Sharon si stava preparando a un corso per il matrimonio religioso" e "sembrava molto convinta della scelta". Sempre secondo il parroco, Sharon e il suo fidanzato Sergio non avevano mai dato segni di litigi o incomprensioni, almeno nel corso di preparazione al matrimonio: "Era una coppia un po' riservata, ma affiatata", ha detto.
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