Telegram - dopo arresto Durov su web è 'allarme' per libertà di espressione

Se vincono - il riferimento è a presunte lobby globali che vogliono controllare la politica e i media, le stesse che avrebbero sostenuto la nomination di Kamala Harris - non si torna indietro.

Ora è il momento di combattere continua il post

Attualità - C'è anche Elon Musk fra gli 'oppositori' all'arresto - deciso dalle autorità francesi - di Pavel Durov, creatore e ceo dell'app di messaggistica Telegram. Una opposizione, quella dell'imprenditore sudafricano che controlla l'ex social Twitter, oggi ribattezzato X, che si inserisce in una campagna globale che lamenta limiti crescenti alla libertà di espressione. Non a caso lo stesso Musk ha rilanciato un post molto popolare su X che osserva come "il Regno Unito arresta in massa cittadini per meme, la Francia arresta il fondatore di Telegram, l'Irlanda cerca di vietare i 'meme cattivi', il Brasile costringe X a fuggire dal Paese, l'Australia cerca di censurare i post X, l'Ue cerca di ricattare Elon Musk, il Dipartimento di Giustizia Usa incarcera le persone per un meme, in Venezuela Maduro blocca ogni accesso a X".  "La libertà di parola è sotto attacco in tutto il mondo. Ora è il momento di combattere" continua il post.

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"Se vincono" - il riferimento è a presunte lobby globali che vogliono controllare la politica e i media, le stesse che avrebbero sostenuto la nomination di Kamala Harris - "non si torna indietro". Di qui l'appoggio - rilanciato a più riprese dallo stesso Musk - a Donald Trump visto come paladino della libertà di espressione 

Russia - la grana Telegram per Putin: senza Durov guerra più dura - Il quotidiano ricorda la difficoltà iniziale delle forze russe in Ucraina a comunicare senza essere intercettate dai militari di Kiev e l'inadeguatezza delle tecnologie ereditate dall'Urss per le nuove tecniche di guerra, in cui si rende necessario il trasferimento in tempo real di dati e immagini.

Telegram nel mirino Ue - indagine di Bruxelles: Durov ha truccato i numeri? -  Il sospetto è che la app abbia deliberatamente sottostimato la sua presenza nell'Ue per mantenersi sotto la soglia critica dei 45 milioni di utenti. Attualità - Telegram nel mirino dell'Unione Europea. Dopo l'arresto del fondatore Pavel Burov in Francia, anche Bruxelles sta indagando su eventuali violazioni delle norme europee sul digitale.

Telegram nel mirino Ue - indagine di Bruxelles: Burov ha truccato i numeri? -   Già la mancata comunicazione dei nuovi dati costituisce una violazione sul fronte Dsa, spiegano due fonti europee. Attualità - Telegram nel mirino dell'Unione Europea. Dopo l'arresto del fondatore Pavel Burov in Francia, anche Bruxelles sta indagando su eventuali violazioni delle norme europee sul digitale.