Nomine Rai - per opposizioni è stallo ma Fdi accelera: Nessun rinvio

E finché l'accordo non è ufficializzato ognuno continua a cercare di ottenere risultati migliori.

Politica - Le vicende che affliggono il Governo, aggravato anche dalla gestione dell'affaire Sangiuliano, si intrecciano con il nodo già complesso delle nomine del cda Rai, per le quali la prossima settimana potrebbe essere quella decisiva. Il condizionale è d'obbligo visto che le diverse anime della maggioranza ancora non avrebbero trovato l'intesa definitiva. E finché l'accordo non è ufficializzato ognuno continua a cercare di ottenere risultati migliori. A quanto apprende l'Adnkronos, nei corridoi di Viale Mazzini si respira un'atmosfera di strana calma. Qualcuno la definisce "di grande attesa".

 Di tutt'altro avviso l'opposizione

nomine opposizioni

Il 'mood' in sostanza è: "Agosto è sempre stato un mese particolare per la politica, il mese delle dichiarazioni e dei gossip, a settembre si ricomincia l’attività parlamentare e si passa dalle parole ai fatti e alle proposte concrete, e si ritorna con la necessità di rispettare un’agenda fittissima e di rispettare i tempi, quindi i temi che occupano le pagine estive vengono superati dall'attività concreta". Insomma è il tempo di fare sul serio. Lo sanno bene in Fratelli d'Italia dove si registra un ottimismo più marcato rispetto ai giorni scorsi, in riferimento al voto alle Camere del 12 settembre: "Non si percepiscono particolari fibrillazioni all’interno della maggioranza o un clima di particolare tensione che mettano in discussione che il 12 si vada a votare compatti", spiegano fonti FdI all'Adnkronos.

Si tratterebbe dello scenario più 'spinto', sul quale però grava ancora l'incertezza dei due terzi dei voti in Vigilanza sul presidente, che con ogni probabilità sarà Simona Agnes in quota Forza Italia.  Di tutt'altro avviso l'opposizione. "Dobbiamo restare compatti, abbiamo chiuso un provvedimento unitario tra tutti i partiti prima della pausa estiva e ora dobbiamo mantenere compattezza", dicono all'Adnkronos fonti del Partito Democratico. Che spiegano che "non c'è stata ancora una ripresa della discussione circa i nomi da candidare". Maurizio Gasparri, presidente dei senatori forzisti e membro della vigilanza Rai, dal canto suo ribadisce la posizione del suo partito: "Ci deve essere l'accordo globale, sia con la maggioranza che con le opposizioni -spiega all'Adnkronos-. Sull'Aventino ci si va con tutti i sodali. Io mi auguro prevalga la volontà di un'intesa, e confido ci sarà, se non c'è ognuno prenderà le sue decisioni". 

Tensioni tra Elon Musk e il Team di Trump: Scontro sulle Nomine - Recenti rapporti dai media statunitensi evidenziano crescenti tensioni tra Elon Musk e il team di consiglieri di Donald Trump. Secondo Axios, la scorsa settimana sarebbe scoppiata una lite tra Musk e Boris Epshteyn, consigliere di lunga data di Trump.

Trump spinge nomine controverse sfidando il senato: le strategie per aggirare i blocchi - Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali del 5 novembre 2024, Donald Trump ha avviato una serie di nomine per la sua nuova amministrazione, suscitando reazioni contrastanti all'interno del Partito Repubblicano. Tra le nomine più discusse figurano:- Matt Gaetz come Procuratore Generale.

Trump sfida il Senato con nomine controverse: Gaetz alla Giustizia e Gabbard alla National Intelligence - Il presidente eletto Donald Trump ha annunciato la nomina del deputato repubblicano della Florida, Matt Gaetz, come Procuratore Generale, e dell'ex deputata democratica delle Hawaii, Tulsi Gabbard, come Direttrice della National Intelligence. Queste scelte hanno suscitato reazioni contrastanti sia tra i democratici che tra i repubblicani.