Manovra - governo cerca quadra ma è stallo su Liguria e Rai
Al vertice, viene inoltre riferito, non sarebbe stato fatto il nome dell'attuale viceministro leghista alle infrastrutture Edoardo Rixi, che tuttavia resterebbe potenzialmente in gioco - carta coperta - quasi come se la Lega attendesse che gli alleati ne chiedano la discesa in campo.
Politica - Se prima si limitavano a sentirsi al telefono e a vedersi (Maurizio Lupi escluso) nelle riunioni dei Consigli dei ministri, i vertici di maggioranza tra i big del centrodestra da qui in avanti diventeranno la norma. E' quanto trapelato ieri al termine dell'incontro che ha visto ancora una volta riuniti, ad appena 10 giorni dell'ultimo pranzo di lavoro, la premier Giorgia Meloni e i suoi due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi moderati e, stavolta, anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Perché ieri la portata principale del menu è stata la manovra, con il responsabile del dicastero di via XX Settembre impegnato a spiegare ai colleghi il Piano strutturale di bilancio che l'Italia dovrà inviare all'Europa entro il 20 settembre, e che potrebbe planare in un Cdm tra martedì e mercoledì della prossima settimana. Punto su paletti e regole del nuovo Patto di stabilità e di crescita dunque, e sui contraccolpi per l'Italia.

E focus sulla legge di bilancio 2025, "che sarà seria ed equilibrata", torna a ribadire il centrodestra al termine del vertice, con uno stop definitivo alla "stagione dei bonus, che hanno dimostrato di non produrre alcun risultato". La coperta è corta, la sfida complessa e anche per questo, viene spiegato, le riunioni di maggioranza diventeranno un appuntamento fisso o qualcosa che gli somigli parecchio. Il governo nella manovra punterà a "confermare quanto di buono è stato fatto", leggi tagli del cuneo fiscale, "e verificare cosa di nuovo può essere attuato", a partire da una 'sforbiciata' della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33%, "concentrando tutte le risorse a disposizione sulle priorità già indicate", vale a dire "famiglie, imprese, giovani e natalità". Con un occhio attento alla sanità, con la premier che punta a investire più risorse possibili.
Ci sarà modo di parlare di tantissime cose al momento opportuno
Ma chi, al termine del vertice, attendeva la fumata bianca sulla Liguria resta deluso: "Il confronto va avanti, troveremo il candidato migliore", dicono fonti al termine dell'incontro, ammettendo però che la quadra è lungi dall'esser trovata. I beninformati riferiscono che, al momento, la 'totiana' Ilaria Cavo sarebbe in pole, premiata dai sondaggi che la danno avanti al vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, altro nome in campo per il centrodestra. Al vertice, viene inoltre riferito, non sarebbe stato fatto il nome dell'attuale viceministro leghista alle infrastrutture Edoardo Rixi, che tuttavia resterebbe potenzialmente in gioco - carta coperta - "quasi come se la Lega attendesse che gli alleati ne chiedano la discesa in campo...", riferiscono le stesse fonti.
E se sul successore di Giovanni Toti si ammette la situazione di stand by, bocche cucite sulla Rai, in attesa del voto di Camera e Senato sul rinnovo del Cda di viale Mazzini in agenda il prossimo 12 settembre, ma che resta ad alto rischio rinvio: potrebbe slittare a fine mese. E mentre il governo era ancora intento a scrollarsi di dosso le scorie dell'affaire Sangiuliano, a Palazzo Chigi arrivava, a vertice di maggioranza in corso, il neo ministro della Cultura. Alessandro Giuli è entrato dall'ingresso secondario di via dell'Impresa, e, una volta nella sede del governo, ha atteso che Meloni terminasse il pranzo con i leader di centrodestra per fare il punto con lei sul 'post Sangiuliano'. Tra i due un'ora e quaranta di faccia a faccia, "un incontro istituzionale", riferiscono fonti di governo, il primo dopo la nomina di Giuli venerdì scorso, con Meloni impegnata tra Cernobbio e Parigi. "Ci sarà modo di parlare di tantissime cose al momento opportuno.
Buon lavoro, ci vediamo presto", ha tagliato corto il neo ministro con i giornalisti subito dopo l'incontro con la premier, entrando per la prima volta da titolare nel dicastero di via del Collegio Romano.
Potrebbe interessarti anche:
- Manovra 2025: bonus edilizia, detrazioni sanitarie e agevolazioni per famiglie numerose
La legge di bilancio 2025 introduce importanti novità per le detrazioni fiscali, ridisegnando il sistema degli sconti in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare. L’introduzione del ... - Pensioni 2025: tutte le novità della manovra e le misure confermate
Il sistema pensionistico per il 2025 non presenta grandi cambiamenti rispetto all'anno precedente. I requisiti per la pensione di vecchiaia rimangono 67 anni di età e 20 anni di contributi, con un ... - Manovra 2025 approvata: tutte le novità su pensioni, fisco, famiglia e imprese
La terza manovra del governo Meloni è stata approvata definitivamente al Senato dopo circa due mesi di dibattito e con un esame quasi esclusivamente monocamerale. Tra le principali misure, il taglio ...