Israele - Hamas: Presto Sinwar manderà messaggio al mondo
Lo ha dichiarato l'alto esponente di Hamas Osama Hamdan nel corso di una intervista ad Al-Jazeera.
Attualità - Il leader di Hamas Yahya Sinwar "manderà presto un messaggio al mondo''. Lo ha dichiarato l'alto esponente di Hamas Osama Hamdan nel corso di una intervista ad Al-Jazeera. ''Sinwar invierà presto un messaggio diretto al popolo palestinese e al mondo'', ha spiegato, dicendo che ''il leader dell'ufficio politico del movimento, Yahya Sinwar, così come altri nella leadership di Hamas, sono pronti a essere martirizzati mille volte in Palestina''. Quello che è certo, ha spiegato, è che ''Sinwar non abbandonerà la Palestina. Tutto ciò che fa è per la liberazione della Palestina, la liberazione della terra e del popolo. La capacità della resistenza di continuare è alta e continuerà''. Parlando di ''martiri e sacrifici'', Hamdan ha anche citato ''l'esperienza accumulata e il reclutamento di nuove generazioni nella resistenza. Ci possono essere sacrifici e perdite da una parte, e guadagni e sviluppi dall'altra''.
Lo riferiscono fonti dell'ospedale Al-Awda
Certo è, a suo avviso, che ''il risultato finale è che questa resistenza è ancora capace e ancora di più sarà creativa nei prossimi giorni''. Hamdan ha fatto anche un bilancio del conflitto in termini di perdite di vite umane affermando che ''il numero di feriti tra gli uomini della resistenza è molto inferiore a quanto previsto in una battaglia di queste dimensioni, livello e portata''. Puntando il dito contro Israele, inoltre, l'alto funzionario di Hamas ha sostenuto che con la sua azione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania ''non danneggia solo i palestinesi, ma danneggia l'intera regione''. Parlando degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese dopo l'assalto del 7 ottobre, Hamdan ha detto che ''la soluzione logica per liberare i prigionieri tenuti dalla resistenza nella Striscia di Gaza è quella di fare un accordo di scambio piuttosto che continuare a combattere.
I funzionari di Hamas e i rappresentanti di altre fazioni palestinesi si incontreranno lunedì nella capitale egiziana, il Cairo, per discutere la loro visione per il periodo postbellico. "Abbiamo concordato che dovrebbe essere formato un governo di unità nazionale per gestire gli affari palestinesi a Gaza. Il giorno dopo dovrebbe essere palestinese", ha concluso. E' intanto di almeno dieci morti, tra cui donne e bambini, e 15 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano sul campo profughi di al-Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale. Lo riferiscono fonti dell'ospedale Al-Awda. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa, la casa colpita nel raid apparteneva alla famiglia Al Qassas. Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid verrà intanto ricevuto oggi a Washington dal Segretario di Stato americano Antony Blinken, dal consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan e dal senatore Lindsey Graham.
Ford: account X hackerato, pubblicati post su Israele e Palestina - La casa automobilistica statunitense Ford ha confermato che il suo account sulla piattaforma X è stato hackerato. Lunedì sono apparsi tre post non autorizzati, con messaggi relativi a Israele e Palestina. La società ha dichiarato che i contenuti non riflettono in alcun modo le opinioni ufficiali della Ford Motor Company.
Israele e Hamas: accordo per cessate il fuoco e scambio di prigionieri imminente - Un leader di Hamas, sotto anonimato, ha dichiarato al giornale saudita 'Asharq News' che un accordo per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri con Israele è "più vicino che mai", a condizione che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ostacoli l'intesa.
Gaza, trattative per la tregua: Hamas invia lista ostaggi agli egiziani, escalation militare di Israele in Siria - Continuano le trattative per una tregua nel conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal giornale Al-Araby Al-Jadeed e ripreso dal Jerusalem Post, Hamas ha fornito ai mediatori egiziani un primo elenco di ostaggi che potrebbero essere inclusi in un accordo di scambio.