Giuseppe Saieva di 17 set 2024

Il successo di Rubik's nelle scuole d'Italia

successo rubik

“SCUOLA AL CUBO”: IL SUCCESSODI RUBIK’S NELLE SCUOLE D’ITALIA

 Oltre 70 docenti, 450 classi e 2700 studenti hanno aderito a “Scuola al Cubo”, l’attività ludica e formativa con il cubo di Rubik, che ha aiutato bambini e bambine ad allenare le loro capacità logiche e a sviluppare competenze e abilità necessarie per definire le proprie future attitudini professionali Si è conclusa “Scuola al Cubo”, l’originale e innovativa iniziativa didattica nata dalla collaborazione tra Parole O_Stili, progetto di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, Spin Master, azienda leader mondiale nell’intrattenimento per bambini e produttrice di Rubik’s, e MiAssumo, piattaforma digitale gratuita dedicata all’orientamento, per avvicinare i bambini e le bambine a un gioco educativo come Rubik’s, l'originale Cubo di Rubik inventato nel 1974 dal professore di architettura e scultore ungherese Erno Rubik. Per la prima volta il mito a sei facce multicolor, vero e proprio brain trainer, è entrato nelle scuole di tutta Italia, allenando le capacità logiche e sviluppando la creatività di oltre 2700 studenti. L’iniziativa, rivolta agli insegnanti e alle classi quinte della scuola Primaria e alle tre classi della scuola Secondaria di Primo Grado, era strutturata in tre step: lo svolgimento di alcuni esercizi e ricerche su ancheioinsegno.it, portale di Parole O_Stili, l’utilizzo di un “Kit Insegnante” contenente cubi di Rubik con opuscoli e video tutorial e l’accesso al portale gratuito MiAssumo dove completare un’attività utilizzando il celebre poliedro, che ha permesso agli studenti di misurare competenze e attitudini disciplinari. Ad un anno dall’apertura delle iscrizioni, l’attività si è conclusa e ha visto coinvolti 72 docenti, 452 classi e 2736 studenti. “Noi maestre abbiamo deciso di intraprendere questa attività partendo da un’esperienza personale, imparando a risolvere il cubo di Rubik prima per conto nostro, poi, grazie a questo progetto, abbiamo deciso di allargare l’esperienza a tutta la classe”, dichiara Simona Manzolillo, maestra dell’Istituto Comprensivo Gino Capponi di Milano. “Rubik’s è un gioco intergenerazionale, che stimola molto la mente e il ragionamento. Inoltre, durante l’attività abbiamo notato che molte bambine si sono fatte coinvolgere, a differenza dei maschi, guidando la classe nella risoluzione.” Barbara Tacconi, insegnante dell’Istituto Comprensivo Gino Capponi di Milano, afferma: “Da insegnante di scuola primaria posso dire che utilizzare il cubo di Rubik è stata un’esperienza didattica davvero ampia. I bambini hanno imparato ad aiutarsi, ad avere pazienza e a gioire dei successi degli altri. Questa attività ci ha uniti molto e ha aiutato anche bambini con fragilità emotive che all’inizio, spaventati, si arrendevano, ma alla fine riuscivano a risolvere il cubo. È stata un’esperienza unica.” “Il cubo è diventato uno strumento trasversale di inclusione. Gli alunni con voti meno alti, o che solitamente non hanno un ruolo centrale in classe, si sono trasformati in tutor. Un’attività, quindi, che li ha aiutati anche in un percorso di autostima”, dichiara Lorena Tribbiani, maestra dell’Istituto Comprensivo Benedetto Bonfigli di Corciano (Perugia). E ancora, Silvia Falsetti, maestra dell’Istituto Comprensivo Statale di Sansepolcro (Arezzo), afferma: “Questa esperienza ha giovato moltissimo in termini di socializzazione, sia all'interno del contesto di classe che fuori. Molti studenti hanno utilizzato il cubo per tutto l'anno scolastico e quotidianamente, durante l'intervallo, si formavano gruppi spontanei di alunni provenienti da classi diverse che interagivano e utilizzavano il cubo come passatempo”. L’obiettivo del progetto, attraverso il legame indissolubile che il rompicapo più famoso al mondo ha con le discipline STEM, è stato accompagnare ragazzi e ragazze in un viaggio ludico e didattico che li ha aiutati a sviluppare competenze e abilità necessarie per definire le proprie future attitudini professionali, in modo da prepararli e avvicinarli attivamente e consapevolmente verso il loro futuro e il mondo del lavoro. Sono molteplici, infatti, i benefici pedagogici che da 50 anni Rubik’s offre alle menti curiose di tutto il mondo, come la capacità di risolvere problemi, lo sviluppo del pensiero critico, della memoria e delle abilità matematiche stimolando al contempo la creatività e la crescita dell’autocontrollo, migliorando le capacità di pianificazione e strategia.  La particolarità di Rubik’s è che non solo aiuta ad esercitare l’abilità matematica e la memoria ma, grazie al suo appeal senza tempo, alla sua affascinante complessità e al suo design iconico, ha conquistato un suo insostituibile spazio nella cultura pop internazionale e intergenerazionale, appassionando milioni di persone in tutto il mondo. Una storia che unisce le generazioni, dai boomer e millennial ai ragazzi della Gen Z e Alpha, capace di ottenere milioni di visualizzazioni su piattaforme social come YouTube, Tik Tok e Twitch anche grazie ai suoi seguitissimi brand ambassador come la giovanissima speedcuber Carolina Guidetti (con oltre 1 milione di fan sui social), Hyde, seguitissimo content creator e mago dei cubi di Rubik, o l’artista internazionale Giovanni Contardi, che realizza opere con il cubo di Rubik vendute a star come Will Smith, Kevin Hart e Cara Delevingne.