Giuseppe Saieva di 24 set 2024

PC dedicati all’IA: I pro e i contro secondo Kingston Technology

dedicati all’ia

Secondo le previsioni, i PC ottimizzati per l’IA costituiranno il 40% delle spedizioni globali di PC entro la fine del 2025, perché strumenti potenti e versatili. Ma è necessaria una valutazione accurata prima di investire in questa tecnologia

I PC dedicati all'IA stanno rapidamente diventando un argomento di conversazione sempre più frequente tra produttori, aziende e appassionati; ma è davvero arrivato il momento di cambiare e sostituire i nostri dispositivi con PC per l’IA? Qualcuno potrebbe pensare che sia presto, eppure si prevede che questi PC costituiranno il 40% delle spedizioni globali di PC entro la fine del 2025 (Source: Canalys).

I PC per l'Intelligenza Artificiale sono quindi strumenti molto potenti e versatili; quindi, se il vostro PC o laptop si sta avvicinando al termine del suo ciclo di vita, potreste trovarvi a un bivio, ma ci sono una serie di vantaggi e svantaggi che vanno considerati. Kingston Technology, leader mondiale nei prodotti di memoria e nelle soluzioni tecnologiche, ha stilato una serie di suggerimenti per capire come prendere decisioni informate in questa nuova era informatica.

I pro secondo Kingston Technology

· Velocità di elaborazione

I PC dedicati all’Intelligenza Artificiale sono dotati di chip e processori specializzati per l'elaborazione di compiti complessi, come riconoscimento vocale, elaborazione delle immagini e analisi dei dati, molto più rapidamente rispetto ai PC tradizionali. Questi computer riescono infatti a gestire enormi quantità di dati e algoritmi con velocità ed efficienza, consentendo attività come l’analisi dei dati in tempo reale, la creazione di contenuti on-the-fly e sofisticate attività di simulazione o modellazione

· Privacy dei dati

Questi PC elaborano e archiviano i dati in locale, così da ridurre al minimo la necessità di trasmettere dati sensibili in rete o di archiviarli nei diversi servizi cloud, sempre esposti al rischio di intrusioni, o accessibile ai modelli di apprendimento. L’elaborazione in locale assicura che i dati personali e sensibili non lascino l’ambiente fisico dell’utente, dove sono maggiormente protetti e controllati. Inoltre, questi PC possono adottare meccanismi avanzati di autenticazione biometrica, come il riconoscimento facciale o la scansione delle impronte digitali, che sono più sicuri, perché meno suscettibili di furto o falsificazione rispetto alle password o ai PIN tradizionali.

· Esperienza personalizzata

L’IA interviene anche a migliorare l’esperienza di utilizzo del PC: infatti, questo tipo di PC possono apprendere le abitudini e le preferenze dell'utente, personalizzando l'esperienza d'uso suggerendo contenuti, ottimizzando le impostazioni del sistema in base all'utilizzo o migliorando le previsioni di testo durante la digitazione. Un tale livello di personalizzazione, oltre a migliorare l’esperienza complessiva dell’utente, aumenta anche la produttività e l’efficienza, adattando l’ambiente del PC alle dinamiche di lavoro e alle preferenze specifiche dell’utente. Inoltre, la sinergia tra cloud ed Edge computing che si ottiene con i PC dedicata all’IA consente di ottenere un’esperienza utente più fluida ed efficace anche per gamer e creatori di contenuti, supportando un’ampia varietà di analisi di dati in tempo reale che permettono di rendere più performanti le diverse attività.

I contro secondo Kingston Technology

· Readiness

Siamo ancora all'inizio del concetto di PC per IA, tuttavia le aziende devono iniziare ad aggiornare i loro dispositivi. Infatti, nel giro di poco, potrebbero dover acquistare PC dedicati all’IA ma non essere pronte. Il rischio è di fare una mossa sbagliata e di dover acquistarne due, una proposta pericolosa per un IT Manager. Per questo suggeriamo a chi si trova verso la fine del ciclo di aggiornamento di guadagnare tempo, aggiornando i dispositivi esistenti.

· Scalabilità

Un fattore critico per i PC dedicati all’intelligenza artificiale è la scalabilità, soprattutto se si pensa alla rapida evoluzione di questo tipo di tecnologia. Se da un lato crescono la complessità e la capacità delle applicazioni di IA, dall’altro deve contemporaneamente crescere anche l’hardware utilizzato a supporto di tali esigenze. Quindi, la scelta di un PC per IA con memoria “non saldata” vi consentirà di effettuare l'upgrade in futuro, man mano che la tecnologia si sviluppa. Allo stesso modo, un aggiornamento dell'archiviazione, soprattutto se si scelgono SSD con velocità o capacità superiori, migliora l'efficienza dell'esecuzione delle applicazioni di intelligenza artificiale. Kingston Technology offre un’ampia gamma di soluzioni di memoria e storage particolarmente utili e vantaggiose per i PC dedicati all’IA, come le memorie DDR5 o i drive SSD NVMe.

· Costo elevato e complessità nella gestione e manutenzione

I PC per l’IA tendono ad essere significativamente più costosi rispetto ai PC tradizionali, per la presenza di un hardware avanzato che possa rispondere a questa tecnologia, come NPU o GPU potenti, e della necessità di software specializzati. Inoltre, questo tipo di PC dedicati all’IA possono essere più complessi da gestire rispetto ai PC tradizionali: richiedendo infatti aggiornamenti software regolari e, in alcuni casi, manutenzione hardware specializzata.

“Come dimostrano anche le previsioni, i PC ottimizzati per l’IA rappresenta un progresso senza precedenti, sia a livello personale sia, e soprattutto, a livello aziendale. Le organizzazioni hanno infatti la possibilità di sfruttare potenti strumenti di IA direttamente all’interno dell’hardware locale, aumentando la produttività e portando innovazione all’interno dell’azienda - ha dichiarato Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology. “Noi di Kingston Technology pensiamo che i PC dedicati all’IA abbiano davvero il potenziale per rivoluzionare il nostro modo di utilizzare i dispositivi, ma il percorso è complesso e non senza ostacoli, e molti potrebbero non essere attrezzati per farlo, nonostante il clamore che c'è intorno. Con il nostro lavoro quotidiano cerchiamo di accompagnare il percorso nel mondo dell’IA degli utenti, mettendo a disposizione competenze, best practice e tutte le soluzioni di memoria e di storage necessarie a muovere con fiducia i prossimi passi”.

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