Nel 2024, l'Italia ha registrato una preoccupante impennata di casi di morbillo, con complicanze in oltre un terzo dei contagiati. Secondo i dati dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nei primi sei mesi dell'anno si sono già verificati 717 casi, rispetto ai soli 43 del 2023. Circa il 32,8% di questi ha sviluppato complicanze, con 91 casi di polmonite e uno di encefalite, una condizione potenzialmente letale.
Le cause di questa crescita sembrano essere legate alla diminuzione delle coperture vaccinali. Nel 2022, solo il 92% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo, e l'86% la seconda, valori al di sotto delle soglie di sicurezza per l'immunità di gregge. Nonostante un miglioramento della copertura nei bambini sotto i 24 mesi (94,4% nel 2023), i tassi di vaccinazione tra le fasce d'età successive restano più bassi, consentendo al virus di circolare liberamente.
A livello europeo, i casi sono aumentati anche in altri Paesi, con oltre 56.000 contagi e 4 morti segnalati nei primi mesi del 2024. Il morbillo, la malattia infettiva più contagiosa al mondo, può causare gravi complicanze, come encefalite e ritardo mentale, soprattutto nei soggetti non vaccinati. L’incidenza maggiore è stata riscontrata nei bambini sotto i 5 anni, una fascia di età troppo giovane per essere completamente vaccinata.
Le autorità sanitarie continuano a sottolineare l'importanza della vaccinazione per prevenire la diffusione del virus e proteggere la popolazione dalle sue complicanze.