Open Arms, Salvini: Rimarrò in carica qualunque sia sentenza
(Adnkronos) - "Una eventuale condanna non sarebbe un problema per me o preoccupante per me, sarebbe un enorme problema per l'Italia, per lo Stato di diritto, per il contrasto all'immigrazione clandestina, a livello internazionale sarebbe un precedente pericoloso. Sono convinto che la giustizia si pronuncerà in maniera sensata e serena, rimarrò in carica qualunque sia la sentenza che mi auguro di assoluzione". Lo ha affermato il vicepremier Matteo Salvini, in un incontro con l'Associazione stampa estera.
"Ritengo che sia un processo politico, istruito dalle parti politiche della sinistra - ha proseguito il leader della Lega - e conto che un giudice indipendente arrivi a conseguenze che a me appaiono ovvie. Se non fosse così in primo grado, fortunatamente in Italia ci sono altri due gradi di giudizio. Il giorno dopo la sentenza, se sarà di assoluzione sarò in ufficio a lavorare sull'alta velocità tranquillo, fosse di condanna sarò altrettanto in ufficio a lavorare sull'alta velocità tranquillo, un po' più incazzato però in ogni caso in ufficio".
Salvini assolto nel processo Open Arms: reazioni da Meloni a Orban e Musk - Matteo Salvini è stato assolto oggi a Palermo nel processo Open Arms. La sentenza è accolta con entusiasmo dagli alleati di governo e figure internazionali. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime soddisfazione: "Difendere i confini italiani non può essere un crimine.
Sentenza Open Arms: oggi il verdetto per Salvini, chiesti 6 anni di carcere - La sentenza del processo Open Arms è attesa oggi, 20 dicembre 2024, a Palermo. Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver bloccato, nell’agosto 2019, lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della ong spagnola Open Arms quando era ministro dell’Interno.
Open Arms, difesa Salvini chiede l'assoluzione: il 20 dicembre la sentenza - Il processo che vede Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, in merito al blocco dello sbarco di 147 migranti dalla nave Open Arms nell'agosto 2019, si avvia verso la conclusione. L'avvocata difensore, Giulia Bongiorno, ha concluso la sua arringa chiedendo l'assoluzione del vicepremier, sostenendo che il fatto non sussiste.