Prima mappa del cervello adulto: svelati 140mila neuroni e 50 milioni di connessioni
Un importante passo avanti nello studio del cervello è stato compiuto con la creazione della prima mappa completa di un cervello adulto, quello del moscerino della frutta Drosophila melanogaster. Questa mappa, costruita neurone per neurone e sinapsi per sinapsi, rappresenta un traguardo storico per la neuroscienza. Il progetto è stato realizzato dal FlyWire Consortium, un team internazionale di scienziati guidato dalla Princeton University, che ha collaborato con 76 laboratori e coinvolto 287 ricercatori in tutto il mondo.

La mappa mostra dettagli senza precedenti, con 139.255 neuroni e circa 50 milioni di connessioni sinaptiche. Utilizzando 21 milioni di immagini del cervello, acquisite grazie alla microscopia elettronica, e algoritmi di intelligenza artificiale, i ricercatori sono riusciti a trasformare i dati grezzi in un modello tridimensionale accurato. Questo strumento potrebbe rivelarsi cruciale per comprendere il funzionamento di sistemi neuronali complessi, facilitando lo studio di circuiti legati a funzioni come il movimento o la vista.
Il progetto, pubblicato sulla rivista Nature, è destinato a diventare una pietra miliare nella comprensione delle malattie cerebrali, aprendo la strada a nuove potenziali terapie su misura. Gli esperti sottolineano che questo lavoro potrebbe rappresentare il primo passo verso la mappatura di cervelli più complessi, come quello del topo o dell'essere umano.
Grazie a queste ricerche, è possibile che in futuro si possano sviluppare trattamenti innovativi per le patologie neurologiche, migliorando la nostra comprensione di come i neuroni interagiscono tra loro.
Scoperti neuroni che segnalano al cervello di smettere di mangiare - Un team di ricercatori della Columbia University ha identificato nei topi specifici neuroni situati nel tronco encefalico che indicano quando interrompere l'assunzione di cibo. Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti per l'obesità.
Aumento delle microplastiche nel cervello umano: uno studio rivela dati allarmanti - Un recente studio pubblicato su Nature Medicine ha evidenziato la presenza crescente di microplastiche e nanoplastiche (MNP) nei tessuti umani, con una concentrazione particolarmente elevata nel cervello rispetto a fegato e reni. Le analisi hanno identificato principalmente polietilene, comune nelle buste di plastica e negli imballaggi alimentari, con livelli nel cervello superiori di 7-30 volte rispetto agli altri organi.
Scoperto il legame tra intestino e cervello nell'Alzheimer grazie ai raggi X - Un team di ricerca dell'Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Nanotec) di Roma, in collaborazione con l'European Synchrotron Radiation Facility (Esrf) di Grenoble e l'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri' di Milano, ha utilizzato la nano e micro-tomografia a raggi X a contrasto di fase (Xpct) per osservare dettagliatamente le alterazioni strutturali e morfologiche causate dalla malattia di Alzheimer nell'intestino di modelli animali.