Aumentare il costo delle sigarette per combattere il cancro al polmone e sostenere il Servizio Sanitario
Il fumo di sigaretta è responsabile del 90% delle diagnosi di cancro al polmone in Italia, contribuendo a circa 40.000 nuovi casi nel 2023. Il 24,5% della popolazione adulta italiana è fumatore, con un preoccupante aumento tra le donne, che vede anche una crescente mortalità per tumore polmonare. Oltre a questo, il fumo è associato a molte altre gravi patologie, tra cui malattie cardiovascolari e respiratorie come infarto, ictus, BPCO, e neoplasie di vari organi, rendendo il problema di salute pubblica particolarmente rilevante.
La campagna SOStenereSSN, promossa dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui danni del fumo, proponendo un aumento di 5 euro del prezzo di vendita delle sigarette. L’iniziativa ha lo scopo di scoraggiare il consumo, soprattutto tra i giovani, e generare fino a 13,8 miliardi di euro all’anno, destinati al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale. Paesi come la Francia e gli Stati Uniti hanno già adottato politiche simili, portando il costo delle sigarette rispettivamente a 12 euro e 8 dollari.
Le istituzioni, tra cui la vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone, sostengono questa misura come un passo fondamentale per tutelare la salute dei cittadini e contrastare la diffusione del fumo, contribuendo al contempo alla sostenibilità del sistema sanitario italiano. Secondo Francesco Perrone, presidente di Aiom, i costi sanitari legati al fumo in Italia superano i 26 miliardi di euro annui, con oltre 93.000 morti attribuibili al fumo. La prevenzione e la riduzione del consumo di tabacco restano quindi obiettivi prioritari per ridurre l’incidenza delle malattie fumo-correlate e salvaguardare il benessere della popolazione.
Sigarette - crescono ancora contrabbando e contraffazione: in Ue l'8 -3% sono illegali - Le sigarette contraffatte rimangono una delle principali fonti di consumo illecito nella Regione, con 12,7 miliardi (36%) di sigarette consumate, con le reti criminali che rivolgono una sempre maggiore attenzione ai mercati con tassazione e prezzi più elevati.