Espulso l'Imam di Bologna Zulfiqar Khan, Decreto firmato dal Ministro Piantedosi: Finalmente lo abbiamo rispedito a casa
L'8 ottobre 2024, Zulfiqar Khan, imam della moschea di via Jacopo di Paolo a Bologna, è stato espulso dall’Italia. Il decreto, firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato emesso per motivi di sicurezza nazionale. L'imam, di origine pakistana, è stato accusato di incitare all'odio attraverso i suoi sermoni, nei quali avrebbe esaltato Hamas e la jihad, soprattutto dopo l'inasprimento del conflitto israelo-palestinese. Tra le dichiarazioni ritenute più gravi ci sono insulti contro ebrei, americani e l’intero mondo occidentale.
Le reazioni politiche
Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per l’operazione, affermando: "Finalmente lo abbiamo rispedito a casa". Anche esponenti di Fratelli d’Italia, come la deputata Sara Kelany e il senatore Marco Lisei, hanno lodato il provvedimento, evidenziando come fosse stata proprio una loro interrogazione a portare alla luce la pericolosità sociale dell’imam.
La difesa e le accuse di strumentalizzazione
L’avvocato di Khan, Francesco Murru, ha denunciato il provvedimento come una violazione della libertà di espressione, definendolo un ritorno a uno "stato di polizia". Secondo la difesa, le accuse sarebbero generiche e prive di fondamento, basate su opinioni personali dell’imam espresse nel contesto religioso. Murru ha dichiarato che il decreto sarà impugnato in sede giudiziaria per dimostrarne l'infondatezza.