Durante la partita di Nations League tra Italia e Israele, valida per la quarta giornata del gruppo 2 di Lega A, si sono verificati momenti di tensione al Bluenergy Stadium di Udine. Prima dell'inizio del match, una parte del pubblico ha fischiato durante l'esecuzione dell'inno nazionale israeliano, creando un'atmosfera di disagio. La situazione non si è placata, poiché ulteriori fischi sono stati uditi anche durante la stretta di mano tra i due allenatori, Luciano Spalletti e Ben Shimon.
Le misure di sicurezza per l'incontro erano particolarmente rigide. Intorno allo stadio erano stati predisposti controlli severi, con la presenza di militari sul tetto e un elicottero della polizia che sorvolava l'area per garantire la sicurezza. A rendere la situazione ancora più tesa, nel pomeriggio era stato organizzato un corteo pro-Palestina, che si è concluso con slogan e striscioni contro l'apartheid, chiedendo l'esclusione di Israele dalla FIFA. Il corteo è stato pacifico, ma ha fatto emergere il clima di divisione e le proteste contro la politica israeliana.
Nonostante i fischi iniziali, parte del pubblico ha cercato di smorzare la tensione con alcuni applausi verso la fine dell'inno. La partita si è svolta in un contesto di alta sicurezza, riflettendo la delicata situazione internazionale legata al conflitto in Medio Oriente, che ha avuto ripercussioni anche sull'ambiente sportivo di questa competizione.
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