Nella giornata del 14 ottobre 2024, due carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma si sono recati presso il Ministero della Cultura per acquisire ulteriore documentazione nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge l'ex ministro Gennaro Sangiuliano e l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Secondo quanto riportato, la richiesta è legata a un'indagine avviata dalla Procura di Roma per chiarire il ruolo di Boccia all'interno del ministero e verificare eventuali conflitti di interesse.
Dopo una prima visita nella mattinata, i carabinieri sono tornati nel tardo pomeriggio, poco dopo le 19, e sono stati ricevuti dal personale del ministro attuale, Alessandro Giuli. L'operazione di acquisizione documentale si è concentrata su file e corrispondenza scambiata tra maggio e ottobre 2024, durata circa quattro ore. I militari hanno lasciato il ministero intorno alle 21:15, portando con sé una notevole quantità di materiale memorizzato su supporti digitali.
Questo intervento segue le dimissioni di Gennaro Sangiuliano dal ruolo di ministro della Cultura, avvenute a settembre 2024, dopo le crescenti polemiche legate a una presunta relazione con Boccia e il tentativo di nominarla consigliera per i Grandi Eventi. Le indagini hanno preso una piega rilevante quando Boccia ha iniziato a diffondere pubblicamente informazioni sulla vicenda, incluso l’uso di video girati senza autorizzazione in luoghi riservati, generando scalpore anche a livello internazionale.
Mentre l'inchiesta continua, è emerso che anche l'ex capo di gabinetto di Sangiuliano, Francesco Gilioli, è stato sostituito. Questo avvicendamento potrebbe essere collegato alle vicende legate al caso Boccia, dato che Gilioli era stato tra i primi a sollevare dubbi sull'adeguatezza del suo incarico per potenziali conflitti di interesse.