Le risorse necessarie per sostenere le principali misure della manovra sono state un tema cruciale. Tra queste, la conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro, la riduzione delle prime due aliquote Irpef, il pacchetto di aiuti per le famiglie numerose, il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e i fondi destinati alla sanità . Dei 25 miliardi richiesti, il governo può contare su circa 16 miliardi, con 10 miliardi derivanti da una previsione di deficit ridotto al 3,8% del PIL per il 2024. Ulteriori 6 miliardi arriveranno da misure fiscali, tra cui la cancellazione dell'Ace e il fondo per la riduzione delle tasse.
Nonostante l’impegno, rimangono ancora circa 9 miliardi da reperire. Il governo sta valutando tagli alle spese delle amministrazioni centrali e comunali, stimando di ottenere fino a 2 miliardi, sebbene inizialmente fossero stati previsti 3 miliardi. Altre risorse potrebbero arrivare dal concordato biennale, la cui cifra sarà definita entro il 31 ottobre. Inoltre, si ipotizza una riduzione delle cosiddette micro-spese fiscali e l’introduzione di un contributo di solidarietà per le multinazionali tecnologiche e le imprese che hanno registrato profitti elevati grazie all’attuale contesto economico globale.
Un’altra opzione è una stretta sul settore dei giochi, che potrebbe generare ulteriori 500 milioni di euro. Il Consiglio dei ministri è convocato oggi alle 20, durante il quale verranno discusse le misure fiscali e la bozza della legge di Bilancio, con l’obiettivo di finalizzare i dettagli prima della trasmissione al Parlamento.