Maxi-operazione contro la mafia garganica: numerosi arresti e sequestri

Nella mattinata è stata avviata una vasta operazione interforze contro la mafia garganica, denominata "Mari e Monti". Le forze dell’ordine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e dalla Direzione Nazionale Antimafia, hanno eseguito numerosi arresti e sequestri in varie località del territorio nazionale, con un focus particolare su Foggia. L'operazione ha coinvolto Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, e ha colpito duramente l'organizzazione mafiosa operante nel Gargano, nota per il controllo violento e intimidatorio del territorio.

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Le indagini, avviate da tempo, hanno portato alla luce una fitta rete criminale responsabile di numerosi reati tra cui associazione mafiosa, traffico di droga, estorsioni e rapine. L'operazione ha visto coinvolti circa quaranta indagati, molti dei quali appartenenti al clan Libergolis, una delle famiglie più influenti nella criminalità del Gargano. Tra i capi dell'organizzazione c’è Enzino Miucci, già detenuto, considerato una figura di spicco del gruppo mafioso.

L'azione investigativa ha avuto come obiettivo lo smantellamento delle strutture economiche e operative del clan, con l’intento di ridurre l’impatto delle attività illecite sul territorio. In questo contesto, i sequestri patrimoniali hanno riguardato beni di grande valore economico, volti a indebolire il potere finanziario dell’organizzazione. L'operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, dimostrando l’impegno costante delle autorità nella lotta contro le mafie locali e nel mantenimento della sicurezza in Puglia.

La mafia garganica è nota per la sua violenza e per il radicamento nei territori rurali e costieri del Gargano. Da anni gli investigatori sono al lavoro per contrastare il potere di queste organizzazioni, e l'operazione "Mari e Monti" si inserisce in una serie di azioni repressive volte a smantellare il controllo criminale sul territorio. L’operazione ha coinvolto diverse forze investigative, testimoniando l'importanza di una collaborazione interforze per contrastare fenomeni di questa portata.

Le autorità hanno tenuto una conferenza stampa presso la Corte d’Assise del Tribunale di Bari, alla presenza dei vertici dei reparti investigativi coinvolti e del procuratore nazionale antimafia, per illustrare i dettagli dell’operazione e i risultati finora raggiunti.

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