Approvata la riforma delle accise: nuovi criteri per gas, energia e prodotti alcolici
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in esame preliminare, al decreto legislativo proposto dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che introduce significative modifiche alle disposizioni in materia di accise. Questo provvedimento ha come obiettivo principale la revisione del sistema fiscale riguardante diverse categorie di beni, tra cui il gas naturale, l’energia elettrica e i prodotti alcolici, al fine di modernizzare e semplificare il settore.
Riforma delle accise: Approvazione del decreto legislativo
Una delle novità più rilevanti è l'introduzione del Sistema di Qualificazione dei Soggetti Obbligati Accreditati (SOAC), che modifica il Testo Unico delle Accise (TUA). Il SOAC stabilisce un sistema che punta a creare un rapporto di fiducia tra gli operatori del settore e l'amministrazione finanziaria. Gli operatori che otterranno questa qualifica potranno beneficiare di importanti vantaggi, come l’esonero dall’obbligo di prestare cauzione per il pagamento dell’imposta e la riduzione di alcuni oneri amministrativi. La qualifica SOAC avrà una durata di quattro anni e sarà rinnovabile, creando un sistema che distingue i soggetti più affidabili all'interno del settore. Sono previsti tre livelli di qualificazione: base, medio e avanzato, che offriranno gradi diversi di benefici.
Un altro punto chiave del decreto riguarda la riforma dell'accisa sul gas naturale. Il sistema attuale, basato su acconti storici, verrà sostituito da un nuovo meccanismo che prevede acconti mensili commisurati ai consumi effettivi dei clienti finali. Questa modifica mira a ridurre il rischio di esposizioni economiche irragionevoli per gli operatori e a prevenire frodi. Inoltre, il provvedimento introduce una nuova distinzione tra “usi domestici” e “usi non domestici” del gas, abbandonando l’attuale suddivisione tra usi civili e industriali.
Nel campo della vendita di prodotti alcolici, il decreto prevede semplificazioni per i piccoli esercenti, come bar e ristoranti. La denuncia all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sarà integrata nella comunicazione di avvio delle attività di vendita, semplificando le procedure burocratiche. La licenza sarà necessaria solo per alcuni tipi di depositi di alcolici che superano un determinato volume.
L'accisa sull'energia elettrica sarà anch'essa oggetto di riforma, seguendo il modello applicato al gas naturale. Il nuovo sistema consentirà un monitoraggio più preciso dei volumi di energia ceduti dai venditori, migliorando la trasparenza e la gestione fiscale.
Tra le altre disposizioni, il decreto include una riorganizzazione del settore degli oli lubrificanti e dei prodotti affini. Gli operatori avranno la possibilità di gestire la contabilità in forma aggregata per prodotti omogenei, semplificando i processi amministrativi e riducendo il contenzioso.
Infine, per quanto riguarda i prodotti da fumo, il decreto legislativo prevede l’estensione della durata delle autorizzazioni per la vendita di tabacchi e prodotti liquidi da inalazione, passando da due a quattro anni, garantendo maggiore stabilità agli operatori del settore.
Governo approva decreto fiscale: rifinanziata Ape sociale e revisione delle accise su gas e carburanti - Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il nuovo decreto-legge che introduce misure economiche e fiscali urgenti, insieme alla revisione delle accise su diversi prodotti. Su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il governo ha anche rifinanziato l’Ape Sociale per il 2024, destinando ulteriori fondi per il sostegno a diverse categorie sociali, tra cui disoccupati di lungo periodo e persone con disabilità.
AssoBirra: nel 2023 volumi -5% con aumento costi - accise e inflazione - È una materia al momento assai fluida, ed è cruciale rimanere vigili e pronti a cogliere ogni opportunità. Attualità - Un anno di sfide e complessità, ma anche di resilienza e capacità di adattamento. Si può riassumere così il 2023 della birra in Italia: dodici mesi che, nonostante l’evidente contrazione di mercato, hanno confermato la solidità del comparto birrario italiano, capace di mantenere viva la propria capacità di reinventarsi con innovazione e investimenti ma che, oggi, ha bisogno di un sostegno concreto da parte delle istituzioni per tornare a crescere.