Il 14 e 15 ottobre 2024, oltre 1,4 milioni di giovani e studenti nordcoreani si sono offerti volontari per arruolarsi nell'esercito, rispondendo agli appelli del governo di Kim Jong Un per difendere il Paese dalle presunte "provocazioni" della Corea del Sud. Pyongyang accusa Seul di aver lanciato droni con messaggi propagandistici nei suoi cieli, definendolo un atto di violazione della sovranità nordcoreana. Nonostante le smentite da parte della Corea del Sud, il regime di Kim ha rafforzato le proprie minacce, dichiarando l'intenzione di cancellare la Corea del Sud dalla mappa in caso di guerra. I giovani nordcoreani sono stati descritti come "determinati a partecipare alla guerra sacra contro il nemico con le armi della rivoluzione".
A complicare ulteriormente il quadro, la Corea del Nord è sotto osservazione anche per il possibile invio di truppe in sostegno alla Russia nel conflitto in Ucraina. Sebbene la NATO non abbia prove concrete di soldati nordcoreani impegnati attivamente in Ucraina, il governo ucraino ha già espresso preoccupazione. La Corea del Sud sta monitorando attentamente la situazione e teme che un accordo militare tra Kim e Vladimir Putin, siglato a giugno 2024, possa concretizzarsi con un sostegno più diretto alle forze russe.
Nel frattempo, undici nazioni, tra cui Corea del Sud, Stati Uniti e Italia, hanno annunciato la creazione di un meccanismo congiunto per monitorare le violazioni delle sanzioni internazionali imposte alla Corea del Nord. Questa iniziativa è nata in risposta al veto russo del marzo scorso sul rinnovo del gruppo di esperti dell'ONU che monitorava tali sanzioni. La collaborazione tra Pyongyang e Mosca ha suscitato profonde preoccupazioni a Seul e tra i suoi alleati, che temono un rafforzamento delle relazioni militari tra i due Paesi e un ulteriore inasprimento del conflitto in Ucraina.
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