Droni contro la residenza di Netanyahu a Cesarea: attacco proveniente dal Libano intensifica le tensioni

Israele è stato nuovamente colpito da attacchi con droni provenienti dal Libano. L'obiettivo principale dell'attacco del 19 ottobre 2024 è stata la residenza privata del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea. Secondo fonti locali e internazionali, tra cui l'agenzia di stampa qatariota Al Araby, un drone ha colpito una struttura nella zona di Cesarea senza causare vittime, mentre altri due droni sono stati intercettati dalle forze israeliane. Le sirene d'allarme sono suonate in varie zone del Paese, inclusa Tel Aviv, per segnalare la presenza di un drone vicino all'area di Glilot, sede di una base dell'intelligence militare israeliana e del quartier generale del Mossad.

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L'attacco ha portato a un'intensificazione delle tensioni tra Israele e i suoi vicini. Il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che Israele continuerà a rispondere agli attacchi provenienti dal Libano, con particolare attenzione al gruppo Hezbollah, che si ritiene responsabile di questi episodi. Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno inoltre confermato di aver abbattuto droni lanciati da Hezbollah e di essere pronte a intensificare le operazioni in risposta agli attacchi.

La situazione a Gaza resta drammatica. Un raid aereo israeliano nella città di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ha causato la morte di almeno 30 persone, tra cui molti bambini. Questo episodio si inserisce in un quadro di violenze crescenti tra Israele e i gruppi armati palestinesi, con l'Iran che, attraverso il suo leader supremo Ali Khamenei, ha espresso il proprio sostegno alla resistenza contro Israele, garantendo che la morte del leader di Hamas, Yahya Sinwar, non porrà fine alla lotta.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rilasciato una dichiarazione in cui auspica un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi, mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Istanbul per discutere delle tensioni nel Medio Oriente e delle possibili soluzioni per evitare un'escalation ulteriore.

Ford: account X hackerato, pubblicati post su Israele e Palestina - La casa automobilistica statunitense Ford ha confermato che il suo account sulla piattaforma X è stato hackerato. Lunedì sono apparsi tre post non autorizzati, con messaggi relativi a Israele e Palestina. La società ha dichiarato che i contenuti non riflettono in alcun modo le opinioni ufficiali della Ford Motor Company.

Israele e Hamas: accordo per cessate il fuoco e scambio di prigionieri imminente - Un leader di Hamas, sotto anonimato, ha dichiarato al giornale saudita 'Asharq News' che un accordo per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri con Israele è "più vicino che mai", a condizione che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ostacoli l'intesa.

Gaza, trattative per la tregua: Hamas invia lista ostaggi agli egiziani, escalation militare di Israele in Siria - Continuano le trattative per una tregua nel conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal giornale Al-Araby Al-Jadeed e ripreso dal Jerusalem Post, Hamas ha fornito ai mediatori egiziani un primo elenco di ostaggi che potrebbero essere inclusi in un accordo di scambio.