"Woman of the Hour", uscito su Netflix il 18 ottobre 2024, è un film diretto da Anna Kendrick, basato su eventi reali e racconta la sconvolgente storia del serial killer Rodney Alcala. Il film si concentra sul momento in cui Alcala partecipò nel 1978 al popolare show televisivo The Dating Game. Nel programma, tre uomini rispondevano alle domande di una concorrente per ottenere un appuntamento. La concorrente in questione era Cheryl Bradshaw, una giovane attrice che stava cercando visibilità.
Rodney Alcala, presentato come un affascinante e carismatico fotografo, riuscì a conquistare Cheryl con le sue risposte spiritose e vinse l’appuntamento. Tuttavia, dietro il suo aspetto innocuo si nascondeva un serial killer, già responsabile di diversi omicidi. Dopo la registrazione del programma, Cheryl, insospettita dal comportamento inquietante di Alcala, decise di non incontrarlo più, salvandosi così da un possibile pericolo.
Nel film, il personaggio di Cheryl si scontra con le sue aspettative sul mondo dello spettacolo e il pericolo imminente rappresentato da Alcala. Il racconto di Kendrick esplora il sottile confine tra normalità e terrore, mostrando come, dietro una facciata di normalità, possano nascondersi pericoli letali. La tensione aumenta quando Cheryl si rende conto che qualcosa non va, trasformando un momento apparentemente banale in una situazione potenzialmente fatale.
Rodney Alcala, conosciuto anche come il "Dating Game Killer", è stato collegato a numerosi omicidi negli anni '70. Sebbene fosse già stato arrestato e rilasciato in passato, Alcala ha continuato a mietere vittime fino al suo arresto definitivo nel 1979. Si stima che abbia ucciso almeno otto persone, anche se si sospetta che le sue vittime siano molte di più.
Cheryl Bradshaw, dopo la sua partecipazione a The Dating Game, ha abbandonato il mondo dello spettacolo e si è ritirata dalla vita pubblica, evitando ulteriori contatti con il killer. Alcala, nel corso degli anni, ha cercato di manipolare il sistema legale e di presentarsi come una persona disturbata, ma alla fine è stato condannato per i suoi crimini e ha trascorso il resto della sua vita in prigione, fino alla sua morte nel 2021.
Nel film, uno dei momenti più significativi è la rappresentazione dell'attacco a una giovane senzatetto, Amy, che nel racconto cinematografico riesce a sfuggire alle grinfie del killer. Questo personaggio è ispirato alla reale vicenda di Monique Hoyt, una delle poche vittime che è riuscita a sopravvivere a un attacco di Alcala e a testimoniare contro di lui.
Woman of the Hour riesce a catturare l'essenza della paura e dell'angoscia vissuta dalle vittime di Alcala, mostrando come una serie di eventi ordinari possa rapidamente trasformarsi in un incubo.
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