La Coppa America rimane in Nuova Zelanda: Britannia battuta 7-2

La 37esima edizione della Coppa America vede il Team Emirates New Zealand confermarsi campione, battendo Ineos Britannia con un punteggio netto di 7-2. Dopo aver temporaneamente esposto il trofeo a Barcellona, i neozelandesi conquistano per la terza volta consecutiva la Vecchia Brocca, il prestigioso trofeo velico, portando a cinque il numero complessivo di vittorie per la Nuova Zelanda. Nonostante i britannici sperassero di riportare a casa una competizione che loro stessi avevano istituito ai tempi della regina Vittoria, il dominio dei "kiwi" è stato schiacciante.

La sfida è iniziata positivamente per Ineos Britannia, che grazie a una partenza perfetta, è riuscita a portarsi in vantaggio nel primo tratto del campo di regata. Tuttavia, già al secondo incrocio, il Team New Zealand ha iniziato a ridurre lo svantaggio, approfittando di una maggiore velocità del loro scafo. Entro il primo giro di boa, il vantaggio era già di 19 secondi, e nel secondo tratto la distanza è cresciuta fino a 300 metri. La competizione sembrava destinata a essere dominata dai neozelandesi, ma un'improvvisa bonaccia nella seconda bolina ha fatto perdere loro parte del vantaggio, consentendo a Britannia di ridurre lo svantaggio a soli 20 metri.

Tuttavia, nonostante la rimonta momentanea del team britannico, i neozelandesi hanno ripreso rapidamente la testa della gara, aumentando progressivamente il distacco. Al termine del quinto giro di boa, il vantaggio di New Zealand superava i 160 metri, rendendo impossibile per Britannia colmare il divario. L'ultimo tentativo disperato degli inglesi non è bastato, e con un distacco finale di circa 600 metri, New Zealand ha vinto la gara, confermandosi campione.

La prestazione impeccabile di New Zealand, guidata dallo skipper Peter Burling, ha messo in evidenza non solo la loro superiorità tecnica, ma anche la capacità di mantenere il controllo anche nei momenti più critici. Ben Ainslie, capitano di Ineos Britannia, ha elogiato l'impegno del suo team, nonostante la delusione per il risultato.