Shirel Golan: sopravvissuta al massacro di Hamas, si suicida nel giorno del suo 22° compleanno
Shirel Golan, 22 anni, aveva miracolato la sua vita il 7 ottobre, quando insieme al compagno Adi riuscì a sfuggire al massacro compiuto da Hamas al festival Nova, nel sud di Israele. Nonostante fosse sopravvissuta alla violenza brutale e alle atrocità che costarono la vita a centinaia di persone, Shirel non è riuscita a superare il trauma. Domenica, giorno del suo compleanno, è stata trovata senza vita nella sua abitazione a Porat, vicino a Netanya, con accanto un telefono pieno di auguri mai letti.
Shirel, che aveva sviluppato sintomi di disturbo post-traumatico da stress (PTSD), era stata ricoverata due volte in ospedale dopo il massacro. La sua famiglia ha dichiarato che nonostante il suo evidente bisogno di supporto psicologico, non è mai stata riconosciuta ufficialmente come affetta da PTSD. Il fratello, Eyal, ha denunciato lo Stato di Israele per non aver fornito alla sorella l'assistenza necessaria, accusandolo di averla "uccisa due volte", prima mentalmente e poi fisicamente.
Il giorno del massacro, Shirel e il suo compagno avevano cercato di fuggire dal festival mentre i terroristi di Hamas iniziavano ad attaccare. La loro corsa li portò a nascondersi sotto un cespuglio per ore, evitando per un soffio di salire su un'auto che sarebbe stata poi attaccata dai terroristi. Quando furono finalmente salvati dall'agente di polizia Remo Salman El-Hozayel, si trovavano tra le centinaia di persone salvate da quel coraggioso intervento.
Le atrocità subite dai partecipanti al festival sono state devastanti: almeno 364 persone furono massacrate, con numerosi altri rapiti e portati a Gaza. La morte di Shirel Golan ha sollevato interrogativi sulla gestione delle conseguenze psicologiche del trauma subito dai sopravvissuti, con critiche per la mancanza di un adeguato supporto psicologico post-attacco.
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