Il Tribunale civile di Taranto ha bloccato la trasmissione della serie televisiva "Avetrana - Qui non è Hollywood", incentrata sull'omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010. La decisione è stata presa a seguito di un ricorso urgente presentato dai legali del Comune di Avetrana, che mirava a sospendere immediatamente la messa in onda del programma. Il sindaco e il pool difensivo, composto dagli avvocati Fabio Saponaro, Stefano Bardaro e Luca Bardaro, hanno richiesto non solo la sospensione della serie, ma anche una revisione del titolo, sostenendo che potrebbe diffamare l'immagine della città, associandola a una comunità "ignorante e retrograda", contrariamente alla realtà.
La prima puntata della serie era prevista per il 25 ottobre 2024 su Disney Plus, ma il giudice ha accolto la richiesta del Comune e ha fissato un'udienza per il 5 novembre, dove le parti si confronteranno nuovamente. L'obiettivo del Comune è verificare il contenuto della serie prima della sua diffusione, preoccupati che il prodotto televisivo possa alimentare pregiudizi e riflessioni negative sulla città, che nel 2022 ha ottenuto il titolo di "Città d'Arte" dalla Regione Puglia. Il delitto di Sarah Scazzi ha avuto una vasta risonanza mediatica, e l'omicidio, per il quale sono state condannate Sabrina Misseri e Cosima Serrano, continua a influenzare la percezione di Avetrana a livello nazionale.
Il caso ha sollevato un dibattito sul diritto delle comunità locali di proteggere la propria immagine rispetto a prodotti mediatici che trattano di crimini avvenuti nel loro territorio. La serie, prodotta da Groenlandia e diretta da Pippo Mezzapesa, punta a ripercorrere uno dei più noti casi di cronaca italiana, ma resta incerto se e quando verrà trasmessa.