Il testo della Manovra 2025 è stato ufficialmente presentato alla Camera dei Deputati. Composto da 144 articoli, il disegno di legge include diverse misure rivolte a famiglie, pensionati e lavoratori. Uno degli aspetti centrali è il riordino delle detrazioni fiscali, con l’introduzione di un sistema basato sul quoziente familiare. Le famiglie con un reddito superiore a 75.000 euro potranno beneficiare di detrazioni calcolate tenendo conto del numero di figli. L'importo di base è fissato a 14.000 euro per redditi superiori a 75.000 euro, e a 8.000 euro per quelli superiori a 100.000 euro. Ad esempio, con un reddito di 78.000 euro e senza figli, la detrazione sarà fino a 7.000 euro, mentre sarà pari a 14.000 euro per famiglie con tre o più figli.
Un altro tema importante riguarda l’aumento delle pensioni minime, che dal 2025 raggiungeranno 617,89 euro, con un incremento di circa 3 euro mensili grazie alla rivalutazione all’inflazione. L’aumento sarà progressivo negli anni successivi. Nel settore delle famiglie, la Manovra prevede un bonus bebè di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 2025, riservato alle famiglie con Isee sotto i 40.000 euro. Inoltre, il bonus asilo nido vedrà un aumento delle risorse, con 5 milioni di euro aggiuntivi a partire dal 2025, e il beneficio verrà esteso anche alle famiglie con un solo figlio.
Le lavoratrici madri con almeno due figli potranno beneficiare di un parziale esonero contributivo fino a quando il figlio più piccolo non raggiungerà i dieci anni, esteso fino a 18 anni per le madri con tre o più figli dal 2027. Le misure comprendono anche l’estensione del congedo parentale retribuito all’80% per un massimo di tre mesi.
Per la sanità, il Governo ha previsto un’iniezione di 1,3 miliardi di euro per il 2025, con una crescita graduale fino a raggiungere gli 8 miliardi nel 2030. Parte delle risorse sarà utilizzata per i rinnovi contrattuali del personale sanitario, compreso un aumento dell’indennità per la dirigenza medica e il personale sanitario, con ulteriori aumenti nel 2026.
Nel capitolo delle aziende strategiche, viene prorogata per tutto il 2025 la cassa integrazione straordinaria per le imprese con più di 1.000 dipendenti, come l'ex Ilva, che abbiano in corso piani di riorganizzazione non ancora conclusi.
Infine, viene introdotto un fondo per la ricostruzione post-calamità naturali, con una dotazione iniziale di 1,5 miliardi di euro per il 2027 e 1,3 miliardi annui dal 2028. Anche le misure di spending review sono presenti, con una riduzione della spesa pubblica di 300 milioni per il 2025, 500 milioni per il 2026 e 700 milioni per il 2027.