Beppe Grillo e Giuseppe Conte: Scontro sui contratti e la comunicazione nel M5S

Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha annunciato che non rinnoverà il contratto da 300mila euro al fondatore del movimento, Beppe Grillo. La decisione è stata comunicata nel nuovo libro di Bruno Vespa, "Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo", che sarà pubblicato il 30 ottobre. Conte ha accusato Grillo di “controcomunicazione” che compromette la collaborazione contrattuale.

beppe grillo

Nel libro, Conte sottolinea di non aver mai accettato che Grillo fosse pagato per il suo ruolo di garante, evidenziando come questa funzione debba avere un valore morale intrinseco, incompatibile con qualsiasi forma di retribuzione. Nonostante ciò, il presidente del M5S riconosce di aver raggiunto un compromesso per valorizzare la competenza comunicativa di Grillo, utile a rafforzare l’immagine del movimento.

Grillo ha risposto a queste accuse in una lettera, definendo Conte “un autocrate ipocrita”. Nella sua replica, il fondatore del M5S ha affermato che le critiche a Conte rivelano le vere intenzioni di chi cerca di alterare i valori democratici del movimento. Grillo ha anche sollevato interrogativi sul futuro della democrazia interna al partito, esprimendo la necessità di ritornare ai principi fondanti del M5S e mantenendo un ruolo di garanzia piuttosto che di leadership.

Sondaggio Politico: Calo per Fratelli d'Italia e PD, crescita del M5S - Secondo l'ultima rilevazione di Euromedia Research per 'Porta a Porta', se si votasse oggi, Fratelli d'Italia registrerebbe una flessione dello 0,9% rispetto al sondaggio del 9 gennaio, attestandosi al 30,6%. Il Partito Democratico seguirebbe con il 24,2%, in lieve calo dello 0,1%.

Ripartizione dei fondi 2x1000: 10 milioni al Pd, oltre 5,5 milioni a Fratelli d'Italia e quasi 3 milioni al M5S - Dieci milioni di euro sono stati destinati al Partito Democratico attraverso il meccanismo del 2x1000. Fratelli d’Italia ha ricevuto oltre 5,5 milioni, mentre il Movimento 5 Stelle si è attestato a quasi 3 milioni. Questi dati emergono dalle dichiarazioni dei redditi del 2024 (anno di imposta 2023), secondo quanto pubblicato dal Dipartimento delle Finanze.

Revoca del 41 bis a Giovanni Riina: M5S e Fratelli d’Italia contro la decisione della Cassazione - La Cassazione avrebbe annullato la proroga del regime del 41 bis per Giovanni Riina, secondogenito del boss mafioso Totò Riina, per “motivazione apparente”. Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ha definito questa decisione “assurda” in una nota ufficiale.