Addio a Paolo Griseri, un pilastro del giornalismo italiano
Il mondo del giornalismo piange la scomparsa di Paolo Griseri, ex vicedirettore de La Stampa e rinomato editorialista, morto ieri sera a Torino a 67 anni a causa di un malore. Griseri ha dedicato la sua vita alla professione, contribuendo in modo significativo alla narrazione della storia industriale e sindacale del Paese. La sua carriera, iniziata negli anni Ottanta, lo ha visto impegnato con diverse testate, tra cui il Manifesto e Repubblica, dove ha seguito da vicino le vicende di Fiat, FCA e Stellantis.
Nato nel 1957, Griseri si era unito a La Stampa nel 2020, portando con sé un bagaglio di esperienza e competenze acquisite nel corso degli anni. Oltre ai suoi articoli, era autore di diverse pubblicazioni, tra cui “La Fiat di Marchionne” e collaborazioni con figure politiche come Sergio Chiamparino. La sua penna incisiva e la sua passione per il giornalismo hanno sempre messo in luce le storie delle persone, esaminando in profondità le dinamiche lavorative e sociali.
Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha espresso il suo cordoglio per la perdita di Griseri, sottolineando l'importanza delle conversazioni avute con lui nel corso degli anni e il vuoto che la sua scomparsa lascia nella comunità. Anche il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha ricordato Griseri come una voce libera e appassionata, fondamentale per comprendere la realtà industriale del territorio.
La Fiom Cgil di Torino ha aggiunto che Griseri era un giornalista scrupoloso, profondamente radicato nella conoscenza del settore automotive. Edi Lazzi, segretario generale del sindacato, ha ricordato come le sue analisi fossero sempre stimolanti per riflessioni sui temi economici della città, confermando che mancheranno non solo i suoi articoli, ma anche la sua presenza.
La notizia della sua morte ha suscitato una reazione intensa nel mondo dell'informazione, evidenziando il grande rispetto e l'ammirazione che ha guadagnato tra colleghi e lettori nel corso della sua lunga carriera. La perdita di Paolo Griseri rappresenta un momento triste per il giornalismo italiano, che perde un professionista di grande talento e dedizione.
