Parto in anonimato: neonata lasciata dalla madre ad Altamura, gara di solidarietà per la piccola

All’ospedale Perinei di Altamura, una giovane madre ha scelto di non riconoscere la figlia neonata subito dopo il parto, lasciandola sotto la cura del personale sanitario. Il caso ha rapidamente generato reazioni contrastanti sui social media. Un'infermiera della struttura ha condiviso un post in cui criticava duramente la madre, definendola "senza cuore". Nel messaggio, poi rimosso, era presente anche una foto della neonata, pubblicata insieme ad appelli per una raccolta di beni destinati alla piccola.

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A seguito delle reazioni, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari ha avviato un’indagine disciplinare per verificare possibili violazioni del codice deontologico. Il presidente dell'Ordine, Saverio Andreula, ha affermato che saranno svolti tutti gli accertamenti necessari per stabilire se l'infermiera abbia infranto le norme professionali, sottolineando l’importanza della privacy e della sensibilità che questi casi richiedono. L'infermiera ha dichiarato che l’obiettivo del post era di sensibilizzare la comunità e raccogliere risorse per il benessere della neonata.

La piccola, a cui è stato dato simbolicamente il nome Laura, è al sicuro sotto la tutela della Direzione medica del presidio ospedaliero e in buona salute. Il caso ha scosso la comunità di Altamura, che ha risposto con una gara di solidarietà: cittadini e associazioni locali hanno subito avviato iniziative per raccogliere vestiti e accessori per la neonata, destinati al reparto di Ostetricia e Ginecologia, dimostrando il proprio affetto e supporto.

In Italia, il parto in anonimato rappresenta una delle misure di supporto a disposizione delle madri in difficoltà, che possono scegliere di non riconoscere il neonato, affidandolo temporaneamente alla struttura ospedaliera. Questo sistema garantisce la tutela della madre e del neonato, offrendo una protezione immediata e consentendo un processo di affidamento legale in tempi brevi. Secondo le normative, il Tribunale dei Minori interverrà per determinare il futuro della bambina, per la quale si cercherà una famiglia adottiva.