Richiesta di abolizione dell’ora legale: oltre 100 eurodeputati scrivono alla Commissione europea
Un gruppo di oltre 100 europarlamentari, in rappresentanza di varie nazioni e forze politiche, ha inviato una lettera a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, sollecitando l'abolizione del cambio stagionale dell’ora. Gli eurodeputati sostengono che l'ora legale, introdotta storicamente per favorire il risparmio energetico, sia ormai un sistema superato e controproducente. Secondo studi citati nella lettera, il cambio di orario ha effetti negativi sulla salute, con incrementi osservati di incidenti stradali, infarti e ictus nei giorni immediatamente successivi al passaggio. Inoltre, il vantaggio energetico, principale motivo originario, appare oggi ridotto, con alcuni esperti che ipotizzano addirittura un consumo aggiuntivo nei mesi invernali.
Tra i promotori della lettera figura l’eurodeputato irlandese Seán Kelly, del gruppo popolare, insieme a rappresentanti italiani come Salvatore De Meo. L'iniziativa si collega a una petizione di 350.000 firme, raccolte in Italia grazie all’impegno della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e dell’organizzazione Consumerismo No Profit, per sostenere l’introduzione permanente dell’ora legale. Alessandro Miani, presidente della Sima, ha ribadito che il cambio di orario disturba i ritmi circadiani naturali dell’organismo, con impatti negativi sulla pressione sanguigna e sulla frequenza cardiaca. La situazione, secondo Miani, contribuisce anche a un aumento della criminalità, poiché le ore di buio serale si allungano con l’ora solare.
Questa proposta è in linea con la direttiva europea del 2019 che, pur consentendo ai singoli Stati di scegliere tra ora solare e ora legale permanenti, non ha ancora portato a una decisione condivisa tra i paesi membri, lasciando il tema irrisolto. L’attuale presidente del Consiglio europeo, l’Ungheria, ha confermato che non intende affrontare la questione nel suo mandato.