Altavilla Milicia, Giovanni Barreca scarcerato: dichiarato incapace di intendere e volere per il triplice omicidio
Giovanni Barreca, l’imbianchino accusato della strage familiare ad Altavilla Milicia, è stato dichiarato incapace di intendere e volere dal tribunale di Termini Imerese. La decisione segue una perizia psichiatrica disposta dopo l’omicidio della moglie Antonella Salamone e dei due figli, Kevin di 16 anni ed Emmanuel di 5, avvenuto durante un presunto rito esorcistico. Secondo gli inquirenti, Barreca ha agito con la complicità della figlia diciassettenne, la quale resta sotto indagine. La perizia ha escluso che l’uomo fosse in grado di intendere al momento dei fatti, stabilendo la sua totale non imputabilità, e ne ha ordinato il trasferimento in una Rems, struttura sanitaria per persone con patologie psichiatriche che richiedono misure di sicurezza, al fine di evitare la detenzione in carcere.
L'omicidio risale al febbraio scorso, quando Barreca, assieme alla figlia e secondo l’accusa con la collaborazione della coppia Massimo Carandente e Sabrina Fina, avrebbe partecipato al rito religioso sfociato nella strage. La dinamica, portata avanti con crudeltà, ha visto il coinvolgimento di Carandente e Fina, conosciuti dalla famiglia durante incontri di preghiera e accusati di aver incitato i membri della famiglia Barreca a compiere il presunto esorcismo per liberare la casa dal demonio. I due complici, secondo quanto emerso dai tabulati telefonici, risultano presenti nella villetta durante l’evento, smentendo le loro precedenti dichiarazioni di estraneità. Essi hanno tentato di difendersi negando la loro partecipazione attiva durante l’omicidio e le violenze protrattesi per oltre 48 ore. Le investigazioni proseguono anche su di loro, pur senza una perizia psichiatrica.
La figlia diciassettenne di Barreca, anch’essa indagata e sotto giudizio del gip dei minori, attende una decisione sul suo rinvio a giudizio nel prossimo mese di novembre. Secondo le dichiarazioni di Barreca e della giovane, la coppia Fina-Carandente sarebbe stata determinante nell’incitamento e nella conduzione del rituale, configurandosi così come co-autrice del triplice omicidio.
In attesa di una struttura adeguata, Barreca verrà temporaneamente ospitato in un centro idoneo. Il caso ha scosso profondamente la comunità di Altavilla Milicia, e ha acceso un dibattito sull’equilibrio tra giustizia e cure psichiatriche per i soggetti affetti da patologie mentali e coinvolti in crimini violenti.
Giovanni Barreca: Indagata anche la 17enne per la strage di Palermo - Ad Altavilla Milicia, vicino Palermo, emerge il coinvolgimento di una giovane di 17 anni, figlia di Giovanni Barreca, il muratore 54enne che ha confessato l'omicidio della moglie e di due dei suoi figli. La ragazza, unica sopravvissuta alla tragedia, è stata fermata e indagata per concorso in omicidio e occultamento di cadavere.