Ucraina, Trump propone un piano di pace: ridurre il coinvolgimento degli Stati Uniti e delegare l'onere all'Europa
Donald Trump, candidato alle prossime elezioni presidenziali USA, ha delineato un piano di pace per la guerra in Ucraina, con l’obiettivo di limitare l'impegno americano e affidare all'Europa la gestione e i costi del conflitto. Il piano, riportato da Financial Times e sostenuto anche da diversi membri del Partito Repubblicano, come il senatore Marco Rubio, prevede una rapida soluzione diplomatica che coinvolga i leader di Ucraina e Russia, spingendo per un compromesso tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.
Trump ha dichiarato di poter concludere la guerra “in poche ore”, introducendo l’idea di “zone autonome” e “zone smilitarizzate” lungo il confine, e assicurando che NATO e Stati Uniti svolgeranno un ruolo marginale. Questo progetto esclude il possibile ingresso dell'Ucraina nella NATO, ponendo una forte enfasi sulla neutralità del Paese, e sposta la responsabilità finanziaria della stabilità a lungo termine sui Paesi europei. Tale approccio potrebbe alleggerire il bilancio americano, ma desta preoccupazioni tra gli alleati europei, che temono un indebolimento della NATO e una potenziale divisione tra gli Stati membri.
Nel piano di Trump, l’impegno degli Stati Uniti si limiterebbe a facilitare le negoziazioni senza partecipare direttamente a operazioni di peacekeeping. Alcuni consiglieri dell'ex presidente, citati nel Financial Times, sostengono che gli USA non debbano sostenere il costo economico della pace, delegando interamente l'onere ai Paesi europei. Rubio, durante un'intervista recente, ha commentato che il conflitto potrebbe concludersi solo con un accordo negoziato, sostenendo che l'approccio di Trump potrebbe offrire maggior "leva" all'Ucraina nei negoziati, un concetto ribadito anche da JD Vance, alleato di Trump, che vede come possibile una demarcazione tra le aree sotto controllo russo e ucraino.
Gli alleati europei temono che il piano possa accentuare divergenze tra gli Stati membri della NATO e dell'UE, poiché alcune nazioni potrebbero adottare posizioni diverse sulla questione ucraina. In parallelo, anche all'interno del Partito Repubblicano statunitense ci sono pareri discordanti su tale strategia, poiché parte del partito appoggia la linea di Biden, che mantiene un sostegno continuo a Kiev e vede come irrinunciabile il ruolo degli USA nella sicurezza dell'Europa.
L’attuale posizione di Trump rappresenta uno dei temi centrali della sua campagna elettorale, che cerca consenso tra gli elettori contrari a interventi militari prolungati all'estero e desiderosi di vedere un maggiore focus sui problemi interni. L’esito delle elezioni potrebbe dunque avere profonde implicazioni non solo per il conflitto in Ucraina, ma anche per le relazioni transatlantiche e il futuro della NATO.
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