Tubercolosi: minaccia numero uno per casi e decessi – report Oms
La tubercolosi (Tbc) torna in primo piano come principale malattia infettiva mortale, con una diffusione globale e un bilancio che ha superato i livelli del 2022, raggiungendo 8,2 milioni di nuovi casi diagnosticati nel 2023. Secondo l’ultimo Global Tuberculosis Report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), questo è il più alto tasso registrato dal 1995, quando l'Oms iniziò il monitoraggio globale. I casi di Tbc registrati nel 2023 rappresentano un aumento significativo rispetto ai 7,5 milioni dell’anno precedente, mentre si stima che 10,8 milioni di persone abbiano contratto la malattia.
Nel 2023, la Tbc ha causato circa 1,25 milioni di decessi, confermandosi una minaccia importante, soprattutto in 30 Paesi con alti tassi di incidenza, tra cui India, Indonesia, Cina, Filippine e Pakistan, che insieme contano l’87% dei casi mondiali. L’India è il Paese più colpito, con circa il 26% delle infezioni globali. Un altro dato preoccupante riguarda l'aumento della Tbc multiresistente (Mdr-Tbc), un ceppo resistente ai trattamenti convenzionali: circa 400.000 persone hanno sviluppato questa forma della malattia, ma solo il 44% ha ricevuto una diagnosi e un trattamento adeguato.
Nonostante gli sforzi, il finanziamento globale per combattere la Tbc resta insufficiente, con soli 5,7 miliardi di dollari raccolti sui 22 miliardi stimati necessari per un’adeguata prevenzione e cura nei Paesi a basso e medio reddito. Questo rappresenta circa un quarto dell’obiettivo annuale. Il deficit di fondi, che colpisce particolarmente i Paesi più vulnerabili, ostacola la fornitura di cure e la ricerca su farmaci e vaccini innovativi, aggravando la situazione. Anche la ricerca è significativamente sottofinanziata, raggiungendo solo un quinto dei 5 miliardi di dollari previsti.
La Tbc continua a colpire uomini, donne e bambini, con una distribuzione stimata del 55% di uomini, 33% di donne e 12% di minori. Le famiglie colpite dalla malattia spesso affrontano costi "catastrofici" che superano il 20% del reddito totale, mentre fattori di rischio come malnutrizione, infezione da HIV, abuso di alcol, fumo e diabete aumentano il tasso di infezioni, soprattutto nei Paesi meno sviluppati.
L’Oms invita tutti i Paesi a mantenere gli impegni presi per l’espansione delle risorse, rafforzando il monitoraggio e potenziando le campagne di prevenzione e cura.
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