Scienziati propongono task force nazionale e reti regionali per One Health
Un gruppo di oltre 90 scienziati italiani ha lanciato una proposta per rafforzare l'approccio One Health nel paese, presentando oggi alla Camera un documento intitolato "One Healthon, la rete della salute". Gli esperti richiedono una task force nazionale affiancata da reti regionali per affrontare emergenze sanitarie e ambientali attraverso un’alleanza multidisciplinare. Questo modello mira a promuovere un approccio integrato alla salute umana, animale e ambientale, in grado di fronteggiare sfide complesse come cambiamenti climatici, inquinamento e nuove pandemie.
Il documento, sviluppato dal Forum One Health, nasce dal lavoro di otto tavoli tematici e suggerisce una rete di collaborazione simile alle reti oncologiche regionali, dimostratesi efficaci nel migliorare i risultati per i pazienti e nella gestione coordinata dell'assistenza. Il sistema proposto vuole unire specialisti di medicina, veterinaria, ecologia e scienze ambientali per una risposta tempestiva e coordinata a emergenze sanitarie e ambientali.
Rossana Berardi, coordinatrice scientifica del progetto, ha sottolineato come le reti oncologiche possano essere un modello da seguire per questa iniziativa, che mira a migliorare gli stili di vita, ridurre l'inquinamento e potenziare l'assistenza sanitaria. La digitalizzazione della sanità e la condivisione di dati sanitari integrati con informazioni ambientali sono elementi fondamentali per garantire un monitoraggio costante e un’azione tempestiva in caso di crisi sanitarie.
Giuseppe Quintavalle, altro referente del progetto, ha evidenziato l'importanza della prevenzione e della cooperazione interdisciplinare tra team di professionisti. La proposta mira a promuovere un dialogo continuo con le istituzioni e una maggiore consapevolezza pubblica sull’importanza della salute integrata, spingendo per azioni congiunte tra enti sanitari e ambientali, che coinvolgano anche aspetti formativi e comunicativi.
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