Madonna di Trevignano: vescovo denuncia ex fedele per diffamazione dopo donazione di 123mila euro alla veggente Gisella Cardia
Nella complessa vicenda delle presunte apparizioni della Madonna a Trevignano Romano, il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, ha sporto denuncia per diffamazione contro l'ex fedele Luigi Avella, che aveva donato volontariamente una somma di 123mila euro a Gisella Cardia, veggente nota per aver sostenuto di vedere la Vergine Maria sul lago di Bracciano. La denuncia si lega a un post che Avella aveva pubblicato su Facebook e successivamente cancellato, dove commentava il decreto della Chiesa emesso il 6 marzo scorso, che ufficialmente smentiva ogni carattere soprannaturale delle apparizioni.
Avella ha manifestato apprezzamento per il verdetto di "non soprannaturalità" del decreto, ma ha criticato l'assenza di sanzioni contro chi violasse le disposizioni del vescovo. Di fatto, la mancanza di conseguenze ha consentito a Cardia e al marito di proseguire con i raduni mensili di preghiera in via delle Rose, area poi sequestrata e posta sotto il controllo del comune. Avella, sentendosi raggirato e psicologicamente manipolato, aveva già denunciato la coppia per truffa aggravata, episodio che ha portato a un’indagine della Procura di Civitavecchia.
Secondo Avella, il decreto del vescovo Salvi avrebbe dovuto contenere restrizioni che impedissero ai seguaci di continuare gli incontri. Nel post in questione, l’ex fedele aveva utilizzato una metafora per spiegare la sua posizione: paragonando l'assenza di sanzioni all’invio di una multa priva di bollettino da pagare, un documento che – senza obbligo di pagamento – verrebbe sicuramente ignorato. L'ex funzionario, profondamente deluso, afferma che avrebbe potuto denunciare anche il precedente vescovo Romano Rossi, che considerava complice, ma non lo ha fatto. Rossi, infatti, aveva consentito a Cardia di tenere la statua lacrimante nella chiesa, rafforzando il seguito della veggente.
Avella ha inoltre rivelato di non essere stato ascoltato come testimone dalla commissione diocesana, nonostante fosse una figura chiave nel gruppo di devoti vicini a Cardia. L’ex fedele sostiene che, durante un periodo di grave malattia per sé e per sua moglie, Gisella li avrebbe convinti a donare somme considerevoli di denaro, facendogli credere che le loro guarigioni fossero frutto di un'intercessione soprannaturale. Dopo aver scoperto che i miglioramenti erano dovuti alle terapie mediche, Avella ha deciso di fare luce pubblicamente su quella che considera una manipolazione religiosa e psicologica, con il rischio di “schiavitù mentale”.
Madonna di Trevignano - l'ex Santo Uffizio chiude il caso: Nessuna apparizione - Il dicastero per la Dottrina della Fede chiude il caso della Madonna di Trevignano confermando che non c'è stata alcuna apparizione mariana. Attualità - Il dicastero per la Dottrina della Fede chiude il caso della Madonna di Trevignano confermando che non c'è stata alcuna apparizione mariana.