La serie “Qui non è Hollywood”, diretta da Pippo Mezzapesa e prodotta da Groenlandia per Disney+, è finalmente disponibile dal 30 ottobre 2024. Basata sul libro “Sarah - La ragazza di Avetrana” di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, la miniserie è composta da quattro episodi che ricostruiscono uno dei più noti fatti di cronaca nera italiani: l'omicidio della giovane Sarah Scazzi ad Avetrana nell'agosto 2010. La serie, che ha cambiato titolo su decisione del Tribunale di Taranto eliminando ogni riferimento alla cittadina pugliese, si presenta come una riflessione sui fatti accaduti, concentrandosi sull’impatto mediatico e sulla “banalità del male” piuttosto che sugli aspetti più crudi del crimine.
Durante la presentazione alla Festa del Cinema di Roma, Mezzapesa ha dichiarato che “Qui non è Hollywood” evita ogni forma di voyeurismo o morbosità e si propone come un racconto serio e rispettoso della tragedia familiare, pur evidenziando l'attenzione ossessiva dei media sul caso. L'opera offre il punto di vista di diversi personaggi coinvolti: Sarah, la cugina Sabrina Misseri, la zia Cosima Serrano e lo zio Michele Misseri, il quale ha scontato una pena per occultamento di cadavere. Sabrina e Cosima sono ancora in carcere per l’omicidio, mentre una decisione della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo è attesa per valutare le loro sentenze.
Nel cast della serie troviamo interpreti di rilievo: Vanessa Scalera nel ruolo di Cosima Misseri, Paolo De Vita nei panni di Michele Misseri, Giulia Perulli come Sabrina, Imma Villa nel ruolo della madre di Sarah, Concetta Serrano, e Federica Pala che interpreta Sarah. Altri personaggi includono Giancarlo Commare come Ivano Russo e Anna Ferzetti nel ruolo di una giornalista, con la colonna sonora affidata a Marracash con il brano “La banalità del male”.
Questo progetto, che ha dovuto superare ostacoli legali, è stato inizialmente sospeso proprio per evitare interpretazioni offensive nei confronti di Avetrana. Ora, senza il nome della città nel titolo, la narrazione intende creare un contesto che ricorda altre produzioni italiane che trattano casi di cronaca nera con rispetto, come Romanzo Criminale e Yara, focalizzandosi sui fatti e sul circo mediatico che si sviluppa attorno a questi eventi.