Il coinvolgimento di Elon Musk nelle elezioni americane del 2024 ha sollevato numerose discussioni, facendone un vero “October surprise” per la campagna di Donald Trump. Con la sua organizzazione, America PAC, Musk ha contribuito fino ad ora con circa 118 milioni di dollari, destinati a mobilitare elettori negli stati chiave attraverso iniziative particolari, come una lotteria giornaliera che premia con un milione di dollari uno dei firmatari pro-Trump. Queste operazioni, pur essendo nell’ambito della legalità, hanno attirato l’attenzione del Dipartimento di Giustizia, che ha inviato una lettera di avvertimento per possibili violazioni delle leggi elettorali.
L’influenza di Musk non si ferma al solo finanziamento. Il patron di X (ex Twitter) ha utilizzato la sua piattaforma per sostenere la campagna di Trump, diffondendo informazioni che minano la fiducia nel sistema elettorale e facendo dichiarazioni polemiche contro la Vicepresidente Kamala Harris. Questa strategia di presenza pubblica lo distingue da altri miliardari che, di solito, operano dietro le quinte. Musk ha inoltre spostato il quartier generale del PAC in Pennsylvania, considerato uno degli stati decisivi, investendo tempo e risorse per organizzare manifestazioni e campagne dirette per Trump.
Il suo impegno personale e finanziario deriva anche dai suoi interessi aziendali: Musk, con contratti federali miliardari per SpaceX, Starlink e Tesla, sarebbe esposto a un rischio economico in caso di vittoria dei democratici, che potrebbero contrastare le sue iniziative a causa del sostegno dichiarato a Trump. Diversi analisti e fonti vicine alla campagna di Trump sostengono che, in caso di vittoria del tycoon, Musk potrebbe ottenere un ruolo influente, pur restando esterno al governo per evitare obblighi di disinvestimento.
Questa alleanza tra Musk e Trump rappresenta un cambiamento significativo rispetto al 2016, quando il fondatore di Tesla si oppose apertamente al candidato repubblicano, lasciando persino un comitato governativo per protesta contro le decisioni di Trump. Ma la strategia è mutata radicalmente negli ultimi mesi, portandolo ad appoggiare in modo palese e determinante l’ex presidente, con un’influenza tale da essere definito il volto pubblico della campagna, capace di catalizzare l’attenzione mediatica e risorse in un momento cruciale delle elezioni.
Le implicazioni di questa scelta potrebbero avere ripercussioni non solo sulla campagna in corso, ma anche sui rapporti futuri tra Musk e la Casa Bianca, qualora Trump dovesse vincere.