Naim Qassem, nuovo leader di Hezbollah dopo la morte di Hassan Nasrallah, ha dichiarato pubblicamente la propria determinazione a continuare la lotta contro Israele, affermando che “la vittoria sarà nostra”. Nel suo primo discorso televisivo, Qassem ha evidenziato la necessità di ulteriori sacrifici per il movimento sciita libanese e ha ribadito che seguirà i piani tracciati da Nasrallah, assassinato da Israele in un raid del 16 ottobre. Israele ha reagito con un ordine di evacuazione rivolto ai residenti delle città libanesi di Baalbek, Ain Bourday e Durous, nella valle della Bekaa, con l’intenzione di bombardare presunti obiettivi di Hezbollah, causando un esodo massiccio delle famiglie dalla zona.
La decisione israeliana di estendere gli ordini di evacuazione anche al Libano orientale, oltre che al sud, sta causando forti disagi. Il sindaco di Baalbek, Moustafa al-Chall, ha dichiarato che metĂ della popolazione ha abbandonato la cittĂ , impaurita dai continui attacchi aerei iniziati a settembre. L'Onu stima che oltre 1,2 milioni di persone siano sfollate a causa dei bombardamenti, con Amnesty International che denuncia tali ordini come "inadeguati" e finalizzati a un massiccio esodo di civili.
Nel frattempo, la situazione a Gaza rimane disperata. Medici Senza Frontiere riferisce che migliaia di persone, inclusi bambini e disabili, stanno fuggendo verso Gaza City a piedi, spesso senza cibo né acqua. La direttrice del progetto di MSF a Gaza, Sarah Vuylsteke, ha espresso grande preoccupazione per le condizioni di tre ospedali nel nord della regione, tra cui l'ospedale indonesiano, dichiarato “quasi non funzionante” a causa delle limitazioni imposte dagli attacchi israeliani. La crisi sanitaria e l’impossibilità di trasportare forniture stanno aggravando le sofferenze di una popolazione già in difficoltà , aumentando le visite mediche del 50% rispetto al normale.
Inoltre, Qassem ha affermato che la lotta di Hezbollah non si ferma qui. Accusando Israele di agire con brutalità e di voler intimidire la popolazione civile per isolare Hezbollah, ha sottolineato che la resistenza del suo movimento è “un simbolo di forza” per il Libano. Mentre Hezbollah cerca di consolidare il supporto locale, il leader ha ribadito il ruolo dell’alleanza con l’Iran e la loro comune posizione contro quella che definisce una politica di “annientamento” israeliana nei confronti dei palestinesi e delle forze di resistenza in Libano.