A Napoli, il legame con Diego Armando Maradona è più vivo che mai, e per il 64° compleanno del campione, la città si riunisce per rendergli omaggio con eventi simbolici. Il 30 ottobre 2024, una processione organizzata nel centro storico porta la statua del calciatore, creata dallo scultore Domenico Sepe, attraverso le vie della città, dando la possibilità ai tifosi di ricordarlo in un modo unico. Questo omaggio, ideato da Massimo Vignati, raccoglie cimeli che richiamano il tempo in cui il padre lavorava come custode allo stadio San Paolo, mentre la madre era governante nella casa di Maradona. La statua, cuore del Museo Maradona dei Quartieri Spagnoli, è un simbolo per tutti i tifosi e viene esposta per celebrare il leggendario numero 10.
Le celebrazioni includono anche un nuovo murales, "La mano de Dios", realizzato al Vomero dall’artista argentino Juan Pablo Gimenez Chec. Questo murales raffigura il famoso gol segnato contro l'Inghilterra ai Mondiali del 1986, una scena iconica che rappresenta per molti la vittoria di Maradona contro le ingiustizie. La sua creazione è stata sostenuta dagli avvocati che rappresentarono Maradona nella sua battaglia contro Equitalia, un tributo alla sua perseveranza e ricerca di verità. Anche i Quartieri Spagnoli sono animati: tifosi di tutte le età si radunano sotto il murales di San Giovanni a Teduccio, un’opera già celebre per le sue dimensioni e per la rappresentazione di Maradona come “tribù umana”, un simbolo che unisce i tifosi sotto la stessa passione.
Le iniziative confermano come Napoli continui a considerare Maradona una figura di culto. Dalla statua alla processione, ogni dettaglio dell'evento riflette la dedizione e l'amore eterno della città per il Pibe de Oro.