Iran minaccia risposta all’attacco israeliano prima delle elezioni USA
Il conflitto tra Iran e Israele sembra intensificarsi a pochi giorni dalle elezioni presidenziali statunitensi. Secondo fonti iraniane, Teheran risponderà agli attacchi aerei israeliani condotti il 26 ottobre su siti militari iraniani, con la promessa di una reazione “definitiva e dolorosa”. Israele aveva impiegato oltre cento caccia e droni per colpire obiettivi strategici, inclusi sistemi di difesa aerea e infrastrutture per la produzione di missili a lungo raggio, con l’obiettivo di ridurre la capacità militare iraniana. Alcuni rappresentanti iraniani hanno minimizzato gli effetti del raid, sottolineando che il sistema di difesa nazionale ha efficacemente contenuto i danni. Tuttavia, la tensione rimane alta, e sui social alcuni deputati iraniani hanno evocato un’operazione di ritorsione chiamata “Vera Promessa 3”, a richiamare precedenti azioni di Teheran contro Israele.
La Casa Bianca ha ribadito che gli Stati Uniti sosterranno Israele in caso di ritorsione iraniana, con la portavoce Karen Jean-Pierre che ha invitato l’Iran alla moderazione. Dal Dipartimento di Stato, il portavoce Matthew Miller ha ribadito che qualsiasi azione volta a escalare il conflitto troverà una risposta adeguata da parte di Washington. La Russia, intanto, attraverso la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova, ha esortato entrambe le parti alla moderazione per evitare una “catastrofe regionale”.
Sul fronte interno, alcuni Paesi arabi hanno condannato l’azione israeliana, considerandola una violazione della sovranità iraniana e un rischio per la stabilità della regione. Hamas, Arabia Saudita, Qatar e Iraq hanno criticato il raid, chiedendo alla comunità internazionale di agire per fermare la violenza e invitando tutte le parti a esercitare la massima cautela.
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