L'ordinanza firmata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, stabilisce che per la stagione invernale 2024-2025 l’accensione degli impianti di riscaldamento sarà consentita dal 15 novembre 2024 fino al 7 aprile 2025. I termosifoni potranno rimanere accesi per un massimo di 11 ore al giorno, nella fascia oraria compresa tra le 5:00 e le 23:00. Questo provvedimento è stato pensato in risposta alle necessità di risparmio energetico e per ridurre l’impatto ambientale, obiettivi in linea con le misure nazionali per il contenimento dei consumi di gas.
Il decreto prevede inoltre una riduzione delle temperature rispetto ai limiti fissati precedentemente dal DPR 74/2013: negli edifici destinati a uso industriale o artigianale la temperatura massima consentita è di 17°C (con una tolleranza di 2°C), mentre per gli altri edifici è di 19°C (+2°C di tolleranza). Sono previste eccezioni per alcune categorie di strutture, incluse le strutture sanitarie, le case di riposo, le scuole materne, le piscine, le saune e le sedi diplomatiche situate fuori dagli edifici condominiali, che potranno attivare i riscaldamenti senza restrizioni di orario o periodo.
La decisione di ritardare l’accensione al 15 novembre, oltre a rispondere alla necessità di ottimizzare il consumo energetico, tiene conto anche delle condizioni climatiche, che negli ultimi anni hanno mostrato un aumento delle temperature medie nei mesi autunnali. Il Campidoglio ha infatti motivato il posticipo come risposta a questi cambiamenti climatici, che hanno portato a condizioni più miti rispetto al passato, riducendo l’esigenza di riscaldamento già da ottobre. Per gli uffici pubblici, in particolare per quelli dell'amministrazione capitolina, l’ordinanza prevede una limitazione a 10 ore di accensione giornaliera, una misura volta a bilanciare ulteriormente il risparmio sui consumi.
L’ordinanza rappresenta una continuità con le misure adottate anche a livello nazionale per garantire il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni.