Musk in tribunale a Philadelphia: accusato di “lotteria elettorale” per sostenere Trump

Il miliardario Elon Musk è stato chiamato in tribunale a Philadelphia per rispondere alla causa intentata dal procuratore capo della città, Larry Krasner, che contesta il progetto di donazione giornaliera di un milione di dollari rivolto agli elettori favorevoli a Donald Trump registrati negli stati chiave. Krasner ha denunciato questa iniziativa come un “schema di lotteria illegale”, volto a influenzare le elezioni presidenziali statunitensi, con Musk accusato di tentare di acquistare il sostegno elettorale per Trump in cambio di premi in denaro. La giudice Anne Marie Coyle ha ordinato la presenza di Musk in tribunale, sottolineando che tutte le parti devono partecipare all'udienza fissata.

musk tribunale

Dal mese di luglio, Musk ha dichiarato di voler supportare attivamente la campagna di Trump, investendo circa 118 milioni di dollari nel comitato d'azione politica (PAC) a favore dell'ex presidente. Questa mossa ha generato aspre critiche e un avvertimento formale da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che vede nella donazione giornaliera una possibile violazione della legge elettorale federale, la quale proibisce il pagamento di incentivi per registrarsi al voto.

Il programma di Musk, che prevede di estrarre casualmente un vincitore tra i firmatari di una petizione pro-Trump per ricevere il premio, ha sollevato polemiche a livello nazionale. Alcuni esperti di legge elettorale ritengono che tale iniziativa sia progettata per aggirare la normativa e si preoccupano che questa forma di supporto finanziario distorca l'integrità elettorale. Il Dipartimento di Giustizia, già intervenuto con un avvertimento diretto, sta valutando ulteriori azioni legali in quanto l'iniziativa di Musk potrebbe costituire un tentativo di acquisto di voti su larga scala negli stati in bilico.

Il piano ha coinvolto principalmente elettori in Pennsylvania, uno degli swing state fondamentali per decidere il prossimo presidente degli Stati Uniti. Musk, per legittimare l’azione, è apparso pubblicamente accanto a Trump durante un recente comizio in Pennsylvania, segnando una partecipazione senza precedenti a sostegno di un candidato specifico. Questo schieramento aperto di Musk ha suscitato reazioni miste, portando alcuni leader politici a chiedere un controllo più rigoroso delle attività finanziarie legate alle campagne elettorali dei miliardari, mentre altri sostengono la sua libertà di sostenere pubblicamente un candidato.

La causa legale rappresenta un ulteriore capitolo nella controversia sulla finanziabilità delle campagne elettorali e la crescente influenza dei mega-donatori nel panorama politico statunitense. Mentre si avvicina la data delle elezioni, cresce la tensione tra sostenitori e oppositori delle iniziative di Musk e delle sue possibili implicazioni sulla trasparenza elettorale e sul rispetto delle leggi federali, sottolineando la complessità dell'attuale clima politico negli Stati Uniti.

Elon Musk raggiunge un patrimonio record di 347,8 miliardi di dollari dopo le elezioni USA - Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 hanno avuto un impatto significativo sulle finanze di Elon Musk, portando il suo patrimonio netto a un nuovo massimo storico di 347,8 miliardi di dollari, superando il precedente record di novembre 2021 di 340 miliardi di dollari.

Migranti: approvato l'emendamento 'Musk', polemiche dal PD - La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha dato il via libera all'emendamento al decreto Flussi, noto come 'emendamento Musk', presentato dalla relatrice Sara Kelany di Fratelli d'Italia. Questo emendamento trasferisce la competenza sui ricorsi per i respingimenti dei migranti dalle sezioni immigrazione dei tribunali alle corti d'appello.

Elon Musk: Le decisioni spettano al presidente Trump - Elon Musk ha recentemente dichiarato che le nomine governative sono esclusivamente decisioni del presidente Donald Trump. Nonostante la sua influenza nella campagna elettorale e la presenza costante accanto al presidente, Musk ha affermato: "Per essere chiari, per quanto io abbia espresso la mia opinione su qualche candidato, molte delle scelte sono state fatte senza che io ne fossi a conoscenza e le decisioni sono al 100% del presidente".