Botulismo: una sindrome neuro-paralitica causata dalle tossine del Clostridium botulinum
Il Clostridium botulinum è un batterio anaerobico che si trova comunemente nel suolo e nella polvere sotto forma di spora. Le tossine prodotte da questo microrganismo sono responsabili del botulismo, una grave intossicazione che può provocare una sindrome neuro-paralitica con conseguenze potenzialmente letali, inclusa la paralisi respiratoria e l'asfissia.
Recentemente, a Roma, un'anziana è deceduta a causa di avvelenamento da botulino. La donna aveva consumato, insieme alla figlia che è stata ricoverata in terapia intensiva, una zuppa di carciofi acquistata al supermercato. La procura di Roma ha aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti.
Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), le tossine botuliniche sono considerate "il più potente veleno conosciuto", con una dose letale stimata in 1 nanogrammo per chilogrammo di peso corporeo.
Il botulismo si manifesta in diverse forme: alimentare, infantile e da ferita. La forma alimentare è la più comune e si verifica quando si consumano alimenti contaminati, come conserve sott'olio, carne o pesce in scatola e salumi. L'intossicazione è causata dall'accumulo delle tossine prodotte dai clostridi nell'intestino.
I sintomi del botulismo alimentare compaiono generalmente tra le 18 e le 36 ore dall'ingestione della tossina, ma possono manifestarsi anche dopo 8 giorni. Nella fase iniziale, i sintomi includono diarrea, dolori addominali, nausea e vomito, simili a una gastroenterite. Successivamente, possono insorgere difficoltà a deglutire e parlare, alterazioni della vista (visione annebbiata o sdoppiata), secchezza della bocca, palpebre cadenti, problemi respiratori, difficoltà nei movimenti facciali e paralisi.
In Italia, il botulismo è una malattia a notifica obbligatoria dal 1975. Dal 1990, è inserito tra le malattie di classe I, per le quali è richiesta la segnalazione da parte del medico all'azienda sanitaria entro 12 ore dalla formulazione del sospetto clinico.
Per prevenire il botulismo, è fondamentale evitare il consumo di cibi la cui preparazione e conservazione non offrono garanzie, nonché di alimenti scaduti. Le conserve fatte in casa presentano un rischio maggiore rispetto a quelle di produzione industriale. Sono considerate sicure le conserve di alimenti acidi, come la passata di pomodoro e i sottaceti, quelle con alte concentrazioni di zucchero, come marmellate e confetture, e le conserve in salamoia. È essenziale rispettare rigorose norme igieniche personali e disinfettare accuratamente eventuali ferite.
Mangia zuppa al botulino acquistata al supermercato e muore: anziana deceduta, grave la figlia - A fine settembre, un’anziana donna è deceduta a Roma dopo aver consumato una zuppa di carciofi acquistata in un supermercato, contaminata dal pericoloso batterio botulino. La figlia della vittima, che aveva assaggiato solo un cucchiaio del prodotto, è stata ricoverata in terapia intensiva al Sant’Eugenio ma è riuscita a sopravvivere all’intossicazione.