A pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 5 novembre 2024, i candidati Kamala Harris e Donald Trump risultano appaiati in Georgia e North Carolina, due swing states fondamentali per determinare l’esito della competizione. Secondo un sondaggio recente realizzato da SSRS per la CNN, Trump ha il 48% delle preferenze tra i probabili elettori in Georgia, mentre Harris lo segue con il 47%. In North Carolina, lo scenario è invertito, con Harris leggermente in vantaggio. I distacchi, entrambi all’interno del margine di errore, rendono difficile identificare un favorito nei due Stati.
Il North Carolina ha sostenuto il Partito Repubblicano nelle ultime tre elezioni presidenziali; nel 2020, Trump superò Biden di circa un punto percentuale. In Georgia, Biden sconfisse Trump con un margine inferiore a un punto percentuale, conquistando per i democratici la prima vittoria nello Stato dal 1992, quando prevalse Bill Clinton.
Oltre 60 milioni di elettori hanno già votato in 47 Stati e nel Distretto di Columbia, secondo i dati CNN. Questo numero rappresenta il 38% dei circa 158 milioni di voti espressi nelle elezioni del 2020. Dieci Stati hanno già superato il 50% dei voti totali registrati quattro anni fa, con la Georgia in testa: qui, i voti espressi rappresentano già oltre due terzi del totale registrato nel 2020.
L'elevata affluenza anticipata e i margini stretti nei sondaggi sottolineano l'importanza di Georgia e North Carolina come battleground states in queste elezioni. Entrambi i candidati hanno intensificato gli sforzi per mobilitare gli elettori in questi Stati chiave, consapevoli che la vittoria in uno di essi potrebbe rivelarsi decisiva per conquistare la presidenza.
La competizione serrata in Georgia e North Carolina riflette una nazione profondamente divisa, con gli elettori pronti a decidere il futuro politico del paese. Con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni, l’attenzione rimane rivolta a questi Stati, dove ogni voto potrebbe fare la differenza.