Trump: Non sono amico della Russia – Zelensky risponde

"Ma quale amico della Russia...". Donald Trump ha smentito categoricamente qualsiasi legame con Mosca durante un'intervista con Tucker Carlson, noto anchorman conservatore che quest'anno ha intervistato anche Vladimir Putin. "Dicono che sono un amico della Russia, dicono che ho lavorato per la Russia e che sono una spia russa. Questa gente è malata. Io ho bloccato il gasdotto Nord Stream 2", ha dichiarato Trump, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre, che lo vedono contrapposto alla vicepresidente Kamala Harris.

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Negli ultimi mesi, Trump si è proposto come mediatore per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia, affermando: "La farò finire prima ancora di insediarmi", e assicurando il raggiungimento di un'intesa tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo indiscrezioni, il piano del candidato repubblicano prevederebbe un regime speciale per i territori occupati dalla Russia e lo stop all'iter che dovrebbe portare l'Ucraina nella NATO.

Zelensky ha incontrato Trump a luglio, durante una visita negli Stati Uniti in concomitanza con il vertice NATO. Il faccia a faccia, svoltosi a New York su richiesta del leader ucraino, è stato caratterizzato anche da momenti particolari: "Ho un ottimo rapporto con Putin", ha detto Trump, provocando la reazione dell'ospite. "Spero ci sarà una relazione migliore con me...", ha replicato Zelensky, sottolineando che l'Ucraina non è disposta ad accettare alcuna mutilazione territoriale e, pertanto, il piano attribuito a Trump è destinato a naufragare.

L'imminente voto americano influenzerà inevitabilmente il rapporto tra Washington e Kiev. "Il prossimo presidente degli Stati Uniti può rafforzare o ridurre il sostegno all'Ucraina. Se tale sostegno si ridurrà, la Russia si impossesserà di altro territorio, impedendoci di vincere questa guerra", ha dichiarato Zelensky, inviando nelle ultime ore un messaggio chiaramente destinato a Trump. "Questa è la realtà. La nostra posizione non riguarda compromessi territoriali, ma l'esplorazione di potenziali percorsi diplomatici che si basano sul mantenimento dell'impegno da parte degli Stati Uniti. Un desiderio genuino da parte degli Stati Uniti di mettere fine rapidamente a questa guerra è fondamentale", ha aggiunto.

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