Durante un evento elettorale a Glendale, Arizona, l'ex presidente Donald Trump ha rivolto pesanti attacchi all'ex deputata repubblicana Liz Cheney, definendola un "falco di guerra radicale" e suggerendo che dovrebbe essere sottoposta a violenza armata. Trump ha dichiarato: "Mettiamola in piedi con un fucile che le spara addosso, ok? Vediamo come si sente, quando i fucili sono puntati sulla sua faccia" . Ha inoltre insultato Cheney definendola "molto stupida" e "un'idiota".
Liz Cheney, figlia dell'ex vicepresidente Dick Cheney, è una critica di lunga data di Trump e ha sostenuto la candidata democratica Kamala Harris nella corsa presidenziale. Ha ricoperto un ruolo di primo piano nel comitato ristretto della Camera che ha indagato sull'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, prima di perdere il suo seggio nel 2022 a favore di un candidato sostenuto da Trump.
In risposta alle dichiarazioni di Trump, Cheney ha affermato su X: "È così che i dittatori distruggono le nazioni libere. Minacciano di morte chi parla contro di loro. Non possiamo affidare il nostro Paese e la nostra libertà a un uomo meschino, vendicativo, crudele e instabile che vuole essere un tiranno" .
La campagna di Trump ha successivamente cercato di chiarire le sue parole, affermando che l'ex presidente stava criticando la propensione di Cheney a sostenere interventi militari senza aver mai sperimentato il combattimento in prima persona. Tuttavia, le sue dichiarazioni hanno suscitato preoccupazioni riguardo all'uso di retorica violenta nei confronti degli oppositori politici.
Questi attacchi si inseriscono in un contesto di crescente tensione politica negli Stati Uniti, con le elezioni presidenziali imminenti e un clima di polarizzazione sempre più accentuato. La collaborazione di Cheney con Harris rappresenta un raro esempio di alleanza bipartisan in un periodo di profonde divisioni politiche.